L’analisi fatta dal quotidiano Il Corriere della Sera sulla pesante sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Lispia
I
l Corriere della Sera dà una spiegazione della pesante sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Lispia:
“La mente degli undici di Sarri non resiste alla tentazione di tirare indietro la gamba e sul campo gelato del San Paolo non vale la pena rischiare contrasti forti. Andarci piano, insomma. Tutto sommato davanti a meno di diecimila spettatori, in una città che ha staccato da tempo la spina con il torneo internazionale, non è un grosso problema se si decide, più o meno inconsapevolmente, che bisogna andarci molli. Tanto, la banda-Sarri, prima o poi il gol lo fa. È Ounas, al quale in pochi avevano dato fiducia, ad assecondare la regola non scritta. Il suo primo gol in questa stagione è il regalo del destino a chi tre settimane fa aveva la valigia pronta. E resta, quel gol, l’unico del Napoli. Sarri schiera cinque titolari, a Reina regala la 164ª presenza nelle competizioni Uefa e prova a tenere la dorsale con Hamisk e Callejon. Il punto è che se la linea difensiva (con gli intoccabili Koulibaly e Hysaj) conosce i dettami della tattica sarriana, in mediana manca il cervello di Jorginho al quale non può supplire la «meglio gioventù» di Diawara e Rog, 42 anni in due. Il tridente nuovo con Ounas e Zielinski è evanescente. Troppo poco, anche per chi ha voglia di mettersi finalmente in vetrina e in qualche modo convincere che in questo Napoli, primo in classifica in Italia, ci può stare di diritto. Il Napoli gioca molto al di sotto dei suoi standard, il Lipsia aspetta con pazienza il momento per infliggere il colpo del k.o. Ottiene la vittoria e lascia ai partenopei le poche speranze che cercavano. Se non è snobismo poco ci manca. Ma è soprattutto la consapevolezza che diventa difficile correre su due fronti. Testa al campionato, dunque“.
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