La commissioni Infrastrutture e Politiche Urbane è intervenuta sui lavori del Grande Progetto “Centro storico di Napoli
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uovo appuntamento oggi delle commissioni Politiche urbane e Infrastrutture, presiedute da Eleonora de Majo e Nino Simeone, sui lavori del Grande Progetto “Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito UNESCO” nell’area di San Giovanni a Carbonara e Porta Capuana. All’argomento era stata dedicata anche la riunione dello scorso 6 aprile (il comunicato si può leggere sul sito istituzionale del Comune) su richiesta del consigliere David Lebro (de La Città) che oggi, con il supporto di una ampia documentazione fotografica, ha focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti. Anche oggi alla riunione hanno partecipato l’assessore alle Politiche Urbane Carmine Piscopo ed il Responsabile Unico del Procedimento architetto Luca D’Angelo. Presente anche il presidente della IVa Municipalità Perrella.
Per l’interconnessione tra i vari aspetti sollevati (urbanistica, attività produttive, abusivismo, verde, mobilità e viabilità), le commissioni congiunte hanno già delineato il percorso da seguire nelle prossime settimane: per la presidente de Majo, alla comunicazione agli assessori alla Mobilità e alla Trasparenza (Calabrese e Sardu) delle risultanze della riunione odierna, dovrà seguire a breve un approfondimento sul cantiere di piazza Mercato, come richiesto dal consigliere Troncone (Misto), e, subito dopo, una riunione su tutto l’ambito del Grande Progetto Unesco alla quale saranno invitati non solo gli assessori ma anche la Soprintendenza all’archeologia, belle arti e paesaggio.
Per il consigliere Lebro, i cantieri del progetto Unesco sono una grande occasione di riqualificare un territorio devastato e che, invece, potrebbe riacquistare la dignità di porta di accesso al centro storico ed alla rete dei musei dal versante di piazza Garibaldi, rispondendo anche all’esigenza di migliore vivibilità per i cittadini. Occorre, però, definire al più presto le azioni da compiere, ora che i cantieri del sito Unesco sono in corso. In particolare, con l’ausilio delle foto, il consigliere ha chiesto spiegazioni sulla persistenza di un chiosco, non presente nelle planimetrie, che, analogamente agli alberi che sono stati abbattuti, si trova proprio sull’asse della monumentale Porta Capuana; molte le perplessità sulla qualità dei nuovi alberi e sull’intervento di piantumazione effettuato, in una zona che è praticamente priva di aree verdi a disposizione del pubblico; numerose sono, lungo le mura aragonesi, e addirittura sulle torri, le strutture abusive, molte delle quali abbandonate da tempo; occorrerebbe riqualificare anche il tratto di 40/50 metri che è asfaltato lungo via Albanese; infine, gli “interviali” di via San Giovanni a Carbonara, con interventi da effettuarsi nel corso della permanenza del cantiere, potrebbero essere resi adatti al transito dei bus turistici, almeno per consentire la salita e la discesa dei passeggeri. Anche il consigliere Esposito (PD) ha sottolineato l’urgenza di interventi volti a ripristinare normalità e legalità in un’area nella quale ingenti risorse pubbliche, europee in questo caso, vengono spese per la riqualificazione, ed ha deprecato le ripetute assenze degli assessori ai confronti su materie così delicate e importanti; deprecabile anche, per il consigliere Troncone (Misto), che la Soprintendenza si sottragga sistematicamente al confronto con la commissione consiliare che rappresenta i cittadini; Troncone ha anche richiesto spiegazioni sull’accantonamento dei basoli che verranno rimossi da Piazza Mercato e sui materiali con i quali questa pregiatissima pietra dovrà essere sostituita..
Per l’assessore Piscopo è indispensabile distinguere gli interventi ordinari e gli interventi che sono inseriti nel grande progetto sito Unesco, un progetto che, nato nel 2007, fu definitivamente approvato dalla Commissione europea nel 2010 e ammesso a finanziamento nel 2013, con il finanziamento che nel frattempo è slittato sulla programmazione 2014/2020; l’amministrazione ha accettato la sfida di iniziare i lavori che sono di grande impatto sui quali, nel 2013, sono state coinvolte in apposite conferenze dei servizi le Municipalità interessate. Proprio su quest’area, anche oltre il progetto Unesco, si sta lavorando, in accordo con la Soprintendenza, al progetto di fare di Castel Capuano un attraversamento urbano tale da collegare proprio Porta Capuana e la zona dei Decumani, riqualificando così proprio la porta ad Est della città storica.
Il presidente della Municipalità Perrella, sulla questione del chiosco di Porta Capuana, ha ricordato che nella relazione sottoposta alle Municipalità insieme alla progettazione degli interventi, era prevista la delocalizzazione del chiosco stesso; in ogni caso, ha manifestato forte preoccupazione per la rimozione delle alberature storiche e la netta contrarietà della Municipalità all’abbattimento dei pini marittimi di piazza Principe Umberto. Anche Giovanni Piombino, dello staff dell’assessore alle Attività produttive Panini, assicurando massima disponibilità ad intervenire, anche nei confronti con i cittadini e i commercianti, ha ipotizzato, nel caso del chiosco, una possibile delocalizzazione secondo le procedure già in vigore in attuazione di una delibera del 2014 che prevede la delocalizzazione qualora le strutture siano in contrasto con il Codice della Strada.
L’architetto D’Angelo ha spiegato che in generale una certa flessibilità nell’esecuzione dei lavori è possibile, anche se occorre rispettare la progettazione esecutiva che risale a 5 anni fa; gli interventi sul verde sono stati concordati con l’ufficio preposto e la prossima settimana è previsto un sopralluogo per una verifica degli interventi effettuati e di quelli ancora da fare; per le interferenze tra i cantieri e la viabilità, ogni volta che un cantiere viene chiuso e la strada riconsegnata alla Municipalità, questa viene risconvolta per stabilire la segnaletica da apporre, così come con Asìa vengono stabiliti i luoghi in cui piazzare i contenitori; per quanto riguarda il chiosco sull’asse della porta monumentale, gli uffici hanno verificato che si tratta di una struttura autorizzata e che, in ogni caso, l’eventuale delocalizzazione non rientra nelle opere finanziate dal Grande Progetto e ciò indipendentemente dalla relazione illustrativa iniziale che prevedeva anche altri interventi poi non finanziati. L’architetto D’Angelo ha concluso ricordando che a giugno sarà chiuso il cantiere relativo a Porta Capuana (lotto 2) che nel frattempo subirà una modifica per consentire interventi a cura di ABC; che i lavori su Piazza Mercato (lotto 3) riguarderanno, oltre che la pavimentazione, anche un livellamento del piano stradale dal lato di palazzo Ottieri per recuperare il disegno storico della piazza; che, infine, i lavori del lotto 1, nella zona dell’Anticaglia, cominceranno a fine mese una volta risolto un problema di carattere fognario e per non creare interferenze con il cantiere che su via Duomo è collegato ai lavori della metropolitana.
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