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Castellammare di Stabia

Napoli – Commissione Trasparenza su attività Web Tv

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La commissione Trasparenza sull’attività di informazione e comunicazione del Comune di Napoli attraverso la Web Tv

La commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, ha incontrato il dirigente dell’Ufficio stampa del Comune Domenico Annunziata per approfondire i contenuti dell’attività svolte dall’ufficio da lui diretto, con particolare riferimento ai contenuti veicolati attraverso la Web Tv. Alla riunione hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito, la responsabile del servizio Affari generali e vice capo di Gabinetto Lucia Di Micco e il vice Segretario generale con delega alla trasparenza Francesco Maida.

 La segnalazione di distonie nell’utilizzo della Web Tv, segnalata da diversi consiglieri dell’opposizione, a partire dal consigliere Lanzotti (Forza Italia), che rilevano un utilizzo squilibrato a favore del Sindaco, vanno corrette, ha sottolineatio in apertura il presidente Palmieri, definendo regole nuove e certe che ne consentano di contemperare le esigenze di tutti gli organi dell’ente e, quindi, anche del Consiglio.

I

l dirigente dell’Ufficio stampa, che aveva già povveduto ad inviare ai commissari una relazione illustrativa degli aspetti principali dell’attività svolta dall’ufficio, ha ricordato di aver assunto l’incarico di dirigente unico delle due articolazioni di Giunta e Consiglio, prima assegnate a due dirigenti diversi, a partire dal 2012, assicurando sempre equilibrio nella gestione del doppio incarico, senza che venisse mai meno l’attenzione all’organo Consiglio comunale. Tutte le riunioni dell’assemblea e delle sue articolazioni vengono ampiamente documentate, mentre mai è stata prevista, così come prevede la norma, la stessa attività con riferimento ai singoli consiglieri o gruppi. Sull’attività svolta dalla Web Tv in particolare, va ricordato che si tratta di uno strumento dell’Ufficio stampa che, tra l’altro, assicura lo streaming delle sedute del Consiglio a costo zero, assicurando un serviziom ripreso anche da altri Comuni, che se esternalizzato, come ipotizzato prima del 2011, sarebbe costato 80 mila euro. Se venissero scritte nuove regole per cambiare i contenuti dell’attività dell’ufficio, ha concluso il dirigente, potrebbero essere rivisti i serfvizi oggi previsti, e per questo resta aperta la massima disponibilità al dialogo.

Sul tema in discussione, numerosi sono stati gli interventi dei consiglieri presenti: la questione centrale è la gestione partigiana che viene fatta dell’attività della Web, non la professionalità dei singoli che lavorano nell’ufficio. Va data voce a tutte le anime del Consiglio, e questo si può fare solo assicurando la massima imparzialità nella gestione (Nonno (Gruppo misto – Fratelli d’Italia); come il Sindaco, anche i consiglieri sono stati eletti dai cittadini ed esiste un problema di comunicazione che va risolto, magari costituendo una sorta di “comitato di redazione” che rappresenti le istanze di maggioranza e di opposizione (Lanzotti, Forza Italia); quando si parla di comunicazione dell’Ente va chiarito come viene inteso questo concetto. Fare comunicazione di Giunta e Consiglio, significa fare anche la comunicazione dell’attività dei gruppi, che sono organi consiliari. Centrale resta la distinzione che la legge 150 fa tra la figura del portavoce e quella dell’ufficio stampa, riservando solo al primo il compito di rilanciare l’attività politica del Sindaco, che invece utilizza a fini di propaganda politica i mezzi del Comune, mentre questo non viene consentito ai consiglieri (Brambilla, Movimento 5 Stelle); il tema in discussione è rilevante perché ha a che fare col concetto di democrazia e con l’allocazione delle risorse necessarie al suo funzionamento. Il tema era già stato posto all’attenzione della Conferenza dei Capigruppo senza che la discussione trovasse una soluzione. Occorre separare le due articolazioni dell’ufficio stampa, prevedendone uno per la Giunta e uno per il Consiglio (Coppeto, Napoli in Comune a Sinistra); se la questione è la democrazia e non l’audience, allora tutti hanno diritto ad avere un proprio spazio di espressione nel rispetto di requisiti minimi di garanzia. L’istituzione è stata trasformata in un movimento politico e di questo ne risentono tutte le attività, a partire dalla comunicazione, che deve trovare il modo di dare voce a tutti (Arienzo, Partito Democratico); il problema è la linea editoriale data alla comunicazione, c’è stata una trasformazione politica dell’Amministrazione, con il Sindaco che amplifica la propria attività politica, e questo ha reso non più adatta la soluzione del dirigente unico dell’ufficio stampa. Il Consiglio non è messo in condizioni di espletare il proprio ruolo, mentre soprattutto in un periodo difficile come questo per la vita dell’Ente, occorrerebbe che la sua voce venisse veicolata con più forza all’esterno (Lebro, La Città); è evidente la carenza di democrazia, l’attività dell’ufficio stampa deve essere svolta con trasparenza dando voce ai gruppi che sono espressione del patto amministrativo con i cittadini. Invece il Consiglio non ha voce all’esterno, risultando assente rispetto a vicende delicate come quella dei conti del Comune, Va fatta una proposta di delibera consiliare ad hoc per correggere questa stortura, garantendo indipendenza a chi dirige questo ufficio (Moretto, Prima Napoli).

Il Presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito ha ricordato come la discussione sull’argomento fosse già stata proposta nella Conferenza dei Presidenti, con l’interrogativo sui contenuti della comunicazione e sulla costruzione delle linee editoriali. La previsione normativa attuale non aiuta a fare chiarezza e va costruito un nuovo regolamento che si faccia carico di questa esigenza di rappresentare più compiutamente l’attività del Consiglio e di tutte le sue articolazioni. Sulla centralità del tema e sulla sua essenzialità per la democrazia ha concordato anche il vice Segretario generale Maida, per il quale se le regole non sono ritenute più adeguate va avviato un corretto percorso di modifica.


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