Napoli, in commissione scuola la vicenda della Musto–Fedro e l’assunzione di nuovo personale

Doppio ordine del giorno nella riunione odierna della commissione Scuola, presieduta da Luigi Felaco. In...

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Doppio ordine del giorno nella riunione odierna della commissione Scuola, presieduta da Luigi Felaco. In primo luogo la chiusura della lunga vicenda della scuola Musto – Fedro, nella quinta Municipalità, che ha visto da pochi giorni la definitiva acquisizione, da parte del Comune, del suolo sul quale era stata costruita. Discussa, in secondo luogo, la questione delle assunzioni previste di maestre ed educatrici, alla luce della delibera della Corte dei Conti dello scorso 16 ottobre che impone il blocco della spesa.

Sono intervenuti l’assessore al Personale Enrico Panini, l’assessora alla Scuola Annamaria Palmieri, la coordinatrice del Servizio Autonomo Personale Carmen Olivieri, il dirigente del servizio Diritto all’istruzione Giovanni Paonessa ed il dirigente del servizio Progettazione, Realizzazione, Manutenzione degli edifici scolastici Alfonso Ghezzi.

Si è conclusa, dopo uno stallo durato quasi dieci anni, l’anomalia della scuola Musto – Fedro, costruita su un suolo che non era di proprietà del Comune di Napoli, e che solo oggi, dopo una lunga trattativa legale, viene acquisito al patrimonio dell’Ente in base alla delibera 1015 del 2014 che aveva autorizzato il perfezionamento dell’acquisto del suolo, per una somma di 654.000 euro da versare alla proprietà, la Compagnia di Gesù – Provincia di Napoli.

Così il presidente Felaco ha illustrato le tappe principali della vicenda, ricordando tuttavia che l’acquisto del suolo è solo un punto di partenza: serve la riapertura del cantiere per completare le opere mancanti e mettere a disposizione della comunità, quanto prima, la nuova scuola. Per l’architetto Ghezzi mancano ancora elementi indispensabili alla riapertura dell’edificio, completo all’80%. Siccome la vecchia ditta assegnataria dei lavori, dopo nove anni, non è più interessata, si stanno  valutando alternative, anche col parere dell’Avvocatura, per il completamento delle opere impiegando i fondi residui. Tra i consiglieri intervenuti, Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha ricordato la lunga interlocuzione sulla Musto – Fedro ed è tornato su due punti importanti da considerare nella trattativa per la cessione del suolo, sui quali i padri Gesuiti avevano un tempo mostrato disponibilità: la cessione della bretella di collegamento tra via Sant’Ignazio di Loyola e via Iannelli, e la creazione di un collegamento interno tra la Musto – Fedro e l’edificio del 13° circolo didattico, due misure che alleggerirebbero moltissimo la viabilità dell’area. Su tutti questi aspetti la commissione ha stabilito di verificare, anche con sopralluoghi, l’andamento dei lavori di riqualificazione.

Il secondo punto all’ordine del giorno ha visto un intervento dell’assessore Panini sulla situazione delle assunzioni a tempo determinato di maestre ed educatrici, già programmate con due delibere di Giunta (la n.374 e la 464 del 2017); alla luce dei rilievi espressi dalla Corte dei Conti sulla rimodulazione del piano di riequilibrio, Panini ha spiegato che gli uffici sono attualmente al lavoro per il ricorso da presentare al Tar con la conseguente richiesta di sospensiva. Parallelamente continua il confronto tra Parlamento e Associazione Nazionale dei Comuni per introdurre nuove norme per gli enti in predissesto. Se, per l’assistenza scolastica è stata confermata la disponibilità di Napoli Servizi ad assicurarla, per le maestre, se venisse concessa la sospensiva del Tar, i contratti a termine potrebbero essere rideterminati al 31 dicembre 2017. Quest’ultimo punto, ha spiegato Carmen Olivieri, consentirebbe di assicurare il servizio per tutto il 2018: si sta facendo ogni sforzo per non provocare contraccolpi sulla scuola in seguito ai rilievi della Corte dei Conti.

Giovanni Paonessa ha quindi illustrato ad oggi l’andamento delle assunzioni di maestre ed educatrici: la delibera 374 del luglio 2017 prevedeva l’assunzione di 28 maestre a tempo indeterminato e 90 maestre ed educatrici a tempo determinato. La delibera 464 dello scorso mese di agosto aggiungeva a questo fabbisogno l’assunzione di altre 19 unità a tempo determinato (nello specifico 16 maestre e 3 educatrici) per sopperire ad una carenza sopraggiunta, in quanto 19 maestre comunali erano intanto passate allo Stato. Attualmente, ha spiegato Paonessa, è stato completato l’iter assunzionale per 27 dipendenti a tempo indeterminato e, dopo una complessa selezione, sono state assunte altre 10 maestre a tempo determinato (2 delle quali per il sostegno). In totale, quindi, al momento sono stati coperti 37 posti. Ci sono inoltre 33 dipendenti assunti a tempo determinato tra il 17 ed il 19 ottobre scorsi con il profilo di istruttore socio-educativo. A conti fatti, ha concluso, possono essere assunti a tempo determinato ancora 66 persone.

Su questi punti sono intervenuti i consiglieri Menna (Movimento 5 Stelle), Bismuto (Dema), Gaudini (Verdi – Sfasteriati) per chiedere chiarimenti sui contenuti del ricorso, sui tempi indicati per la ridefinizione dei contratti e su eventuali situazioni analoghe in altri comuni. L’assessora Palmieri ha parlato di una situazione di oggettiva difficoltà da affrontare in modo funzionale e strategico, con tavoli territoriali che, in caso di decisioni avverse sulla richiesta di sospensiva, individuino le priorità da garantire nell’offerta formativa alla città. E’ tuttavia già un dato positivo, ha concluso l’assessora, la possibilità di avere personale ausiliario da parte di Napoli Servizi. Panini ha confermato che una pronuncia favorevole per la sospensiva consentirebbe di assicurare i servizi per il 2018, e ha aggiunto che il tema generale, emerso anche nella riunione di oggi, è quello di quanto funzioni come la sicurezza, l’istruzione e la salute debbano essere garantiti in una situazione di dissesto finanziario, un aspetto politico che bisogna porre a livello nazionale per non avere realtà a velocità diversa.

Comunicato stampa

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