Presieduta da Nino Simeone, la commissione Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità ha discusso con l’assessore Mario Calabrese, la dirigente del servizio Realizzazione e manutenzione metro linea 1, Serena Riccio, ed il capo staff dell’assessorato alle Infrastrutture, Nicola Pascale, dell’avanzamento dei lavori in piazza Garibaldi, in particolare dell’area antistante l’ex hotel Cavour.
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ntro aprile del 2018 la società Grandi Stazioni ultimerà i suoi lavori in Piazza Garibaldi. E’ previsto infatti per la prima decade di dicembre il completamento dell’area di parcheggio sotterraneo nell’area antistante il bar Mexico e, per aprile 2018, la consegna dell’area della logistica. Una volta riconsegnate le aree, all’amministrazione serviranno 5/6 mesi di tempo per completare i lavori nella prima parte e altri 4/6 mesi nella seconda parte. E’ quanto ha illustrato l’ingegnera Serena Riccio alla commissione, specificando che i tempi stimati per il completamento di tutta la piazza slittano a dicembre del 2018. Sull’area Nord – lato Cavour, Riccio ha spiegato che, nella parte ultimata dei lavori, si è scelto di non procedere all’installazione dell’area gioco e delle rifiniture fino alla completa riconsegna delle aree, per evitare vandalizzazioni.
E’ seguito un dibattito con i consiglieri intervenuti che ha riguardato diverse criticità nella realizzazione del progetto, approvato in via definitiva con delibera di Giunta Comunale nel luglio 2016. Per David Lebro (La Città), che ha richiesto la riunione odierna, il progetto di Grandi Stazioni non ha mai tenuto conto delle esigenze dei cittadini residenti nella zona, né del centro commerciale naturale formato dai commercianti storici dell’area, che ha subito pesanti conseguenze dalle trasformazioni della piazza, senza contare lo stridente contrasto tra i livelli inferiori ed il piano “zero” sottoposto a grande degrado; molto critica la ricostruzione fatta dei tempi: da quindici anni il progetto iniziale dell’architetto Dominique Perrault ha subito notevoli modifiche in corso d’opera, a discapito soprattutto delle aree verdi e degli spazi a disposizione dei cittadini. E’ necessario e urgente che vengano messi a disposizione della commissione tutti grafici della piazza, per capire le ragioni delle modifiche effettuate – e mai condivise con il Consiglio e con la Municipalità – in merito alla rete fognaria, alle aree verdi non corrispondenti al progetto iniziale, ad arredi urbani inizialmente previsti, come una grande fontana nell’area nord, e poi sacrificati nel progetto definitivo. Su un punto non bisogna arrendersi: sulla possibilità di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze di Grandi Stazioni e quelle dei cittadini, rispettando le promesse fatte al territorio molti anni fa.
Anche Vincenzo Moretto (Prima Napoli) ha ricordato che il dibattito sul progetto di Grandi Stazioni per piazza Garibaldi ha attraversato tre consiliature. Molte cose sono state disattese nel tempo, come il ripristino delle aree verdi, il mancato ricollocamento dei commercianti della piazza e, in particolare, la riqualificazione delle aree limitrofe (Corso Novara, Corso Meridionale, Via Firenze). La conseguenza più evidente, dopo anni di lavori – ha concluso Moretto – sarà una piazza desertificata, soprattutto sul lato Cavour, dove le scelte architettoniche compiute andranno a discapito della sua fruibilità.
Ciro Langella (Dema) ha ricordato il problema della sosta dei taxi in piazza: è impossibile che una piazza così grande abbia un posteggio solo nell’area della stazione, e ha proposto che l’attuale, temporanea, collocazione di un posteggio nell’area del commissariato di Polizia possa diventare definitiva.
Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato come, rispetto ad una precedente riunione svolta sullo stesso tema nel settembre 2016, ci siano state pochissime novità, e soprattutto c’è stato un notevole slittamento dei tempi di conclusione dei lavori, allora previsti per maggio 2017. Ha chiesto inoltre chiarimenti sui fondi per il progetto, se sono stati stanziati, e se a questo possa essere attribuita la causa dell’ulteriore ritardo accumulato.
Maria Caniglia (Dema) ha infine ricordato che il problema di piazza Garibaldi è più ampio e pone questioni di degrado sociale e sicurezza, che sarà opportuno affrontare in una riunione congiunta con tutti gli assessori competenti.
A tutte queste sollecitazioni l’assessore Calabrese ha risposto invitando a considerare la configurazione della piazza prima e dopo i lavori, evidenziando che a progetto ultimato ci saranno comunque aree verdi, un anfiteatro, un campetto di calcio, così come emerso anche dal confronto con la Municipalità. Calabrese ha spiegato che in alcune aree, come quella in corrispondenza della statua di Garibaldi, sono state fatte scelte momentanee al solo scopo di mettere in sicurezza la zona, in attesa del completamento di tutti i lavori. Ha chiarito inoltre che la scelta, anche discutibile, di alcune essenze per le aree verdi, in sostituzione di quelle più alte previste dal progetto, è stata dettata da problemi ai sottoservizi e ha confermato che i fondi sono stati stanziati ma non trasferiti, un fatto che in nessun caso influisce sui tempi di conclusione dei lavori. Dopo ulteriori chiarimenti forniti dall’ingegnera Riccio sul sistema di captazione delle acque e dal capo staff dell’assessorato Nicola Pascale su un’ipotesi di ricollocazione di un parcheggio taxi tra Piazza Mancini e Piazza Garibaldi, l’assessore Calabrese ha concluso il suo intervento impegnandosi ad inviare alla commissione una nota esplicativa, partendo dalla delibera del luglio 2016, sul progetto definitivo e sulle motivazioni che hanno portato ad alcune modifiche.
A conclusione di un dibattito che ha avuto anche toni accesi – un fatto stigmatizzato dal presidente Simeone – è stato ribadito l’interesse della commissione a condividere con la parte politica la configurazione futura della piazza, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti: cittadini, commercianti, operatori del trasporto pubblico, tassisti.
Comunicato stampa
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