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Castellammare di Stabia

Napoli, Commissione Giovani sugli sviluppi sulla scuola Santa Croce

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La Commissione Giovani ha discusso oggi degli sviluppi della situazione della ex scuola Santa Croce.

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apoli – Nella giornata di oggi la commissione Giovani, presieduta da Claudio Cecere, ha discusso con il  dirigente del Servizio Attività Tecniche della 8a Municipalità,  Ignazio Leone e con il dirigente Sergio Aurino, referente per il  Comune della Banca Dati Amministrazioni Pubbliche, degli sviluppi  della situazione della ex scuola Santa Croce.

Sarà necessario una nuova procedura di gara per il completamento delle  opere della ex scuola Santa Croce in quanto, ha spiegato alla  commissione il dirigente del SAT dell’Ottava Municipalità Ignazio  Leone, si è rivelata infruttuosa la procedura per assegnare i lavori  alle ditte già presenti nella graduatoria del vecchio bando del 2009  per il quale la ditta affidataria, resasi irreperibile, non ha  completato la riqualificazione dell’ex edificio scolastico da  trasformare in biblioteca. Lavori che, come indicato anche in altre  riunioni della commissione Giovani, non dovrebbero più prevedere solo  la creazione della biblioteca ma anche di un centro giovanile  polifunzionale distribuito sui tre livelli della struttura.

Come illustrato dal referente per la BDAP Sergio Aurino, per poter  disporre nuovamente della somma residua per il completamento dei  lavori, stimata tra i 150.000 e i 180.000 euro e frutto di un mutuo  contratto all’epoca dall’amministrazione comunale, i prossimi passaggi  dovranno prevedere, dopo la risoluzione del contratto, la  cancellazione dei residui ed il loro passaggio nell’avanzo vincolato,  l’approvazione di un nuovo progetto tecnico e la devoluzione alla  Cassa Depositi e Prestiti per l’accesso al nuovo finanziamento. Si  tratta di una procedura rapida che dovrebbe consentire a breve il  completamento dell’opera.

Il caso dell’ex scuola Santa Croce, hanno concluso il presidente  Cecere e le commissarie intervenute (Francesca Menna, Movimento 5  Stelle e Laura Bismuto, Dema), può rappresentare un punto di partenza  per procedere ad una ricognizione, tramite i SAT delle dieci  Municipalità, di altre situazioni analoghe, nelle quali sono stati  accesi mutui per opere che tuttavia non sono state completate.


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