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Napoli, in commissione Giovani il confronto sulla movida

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apoli – Nella giornata di oggi la commissione Giovani, presieduta da Claudio Cecere, con l’assessora Alessandra Clemente ha parlato dei temi emersi dal confronto con comitati cittadini e rappresentanti di categoria sulla Movida in città. E’ intervenuta anche l’assessora della Xa Municipalità Costanza Boccardi.

Tre distinte aree di intervento sulle quali agire con misure mirate per disciplinare la Movida cittadina. Il presidente della commissione Giovani Claudio Cecere ha così introdotto la discussione odierna, che chiude un ciclo di incontri che ha coinvolto i comitati cittadini ed i rappresentanti di categoria, per individuare con l’assessora ai Giovani e alla Polizia Locale Alessandra Clemente le soluzioni più adatte a far collimare le diverse esigenze.

Dalle tre zone individuate – prima, seconda e quarta Municipalità; quinta Municipalità; terza e decima Municipalità – emergono criticità differenti. In particolare, ha spiegato il presidente Cecere, nella prima zona, che coinvolge Chiaia e Centro Storico, il problema prevalente è quello della tutela dell’ordine pubblico connesso alla elevata concentrazione di avventori in alcune strade, e alla diffusione di musica ad alto volume in contraddizione con le norme sul nulla osta di impatto acustico e sull’obbligo di tenere chiuse le porte  dei locali. Nella quinta Municipalità, l’ordinanza adottata lo scorso anno ha prodotto buoni risultati in Via Aniello Falcone, ma emerge ad esempio la necessità di estenderne gli effetti, ora che verrà prorogata, anche al giovedì sera. Infine le criticità che emergono dalla decima Municipalità, che vanno assimilate a quelle della terza, sono tutte riconducibili al problema della viabilità. Sono tutti temi che chiamano in causa la necessità di controlli, anche sui numerosi motocicli che transitano in queste aree, per questo è necessario – ha concluso Cecere – che si riprenda al più presto in Consiglio comunale la discussione sulla delibera sulla esternalizzazione del servizio rimozione, la cui approvazione offrirebbe uno strumento di azione fondamentale.

Nel dibattito, la consigliera Francesca Menna (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato i diversi temi emersi dal confronto con i cittadini, in particolare quello del rispetto della legalità, in presenza di leggi che non vengono applicate, e della necessità di discutere sull’entità delle sanzioni e sui procedimenti di rilascio delle licenze. Per questo potrebbe essere utile anche un tavolo con tutte le forze dell’ordine per ottenere interventi omogenei sul territorio cittadino. Per il consigliere Luigi Felaco (Dema) il tema non è solo la rigidità dei controlli, ma anche un’azione dell’amministrazione comunale volta a sensibilizzare i giovani su una cultura del divertimento responsabile, creando anche i presupposti per l’individuazione di nuovi centri di aggregazione in città. Per l’assessora al Welfare e alle Politiche culturali della Xa Municipalità Costanza Boccardi va considerato che l’area di Bagnoli presenta un elevato rischio sismico, è importante inoltre non perdere di vista i rischi di infiltrazioni camorristiche nelle attività illegali connesse alla Movida, per questo servono misure per evitare una deregolamentazione aggressiva e violenta del fenomeno.

L’assessora Clemente ha apprezzato molto il lavoro svolto dalla Commissione, che va nella stessa direzione dell’amministrazione comunale nel prendersi carico del tema della Movida e della necessità di fornire soluzioni sia ai cittadini residenti che hanno diritto alla quiete, sia a quegli esercenti virtuosi che chiedono più sicurezza. Per questo si agirà seguendo una duplice direzione: coinvolgendo Arpac e Asl sul controllo dei volumi dei locali in base al piano di zonizzazione acustica e adottando provvedimenti efficaci sul tema della viabilità (proprio nel pomeriggio è previsto un incontro con l’assessore alla Mobilità e ANM per discutere di misure per Bagnoli e Capodimonte). In attesa che siano maturi i tempi per valutare anche eventuali delocalizzazioni del divertimento notturno, come ad esempio un villaggio estivo di intrattenimento nell’area dell’ippodromo, l’assessora ha concluso dicendo che l’ordinanza sindacale dovrà avere proprio la funzione di far diventare cogenti e funzionali gli strumenti normativi già esistenti.


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