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Napoli, caso dei tre uomini scomparsi in Messico: spariscono anche i poliziotti indagati

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Napoli, caso dei tre uomini scomparsi in Messico: spariscono anche i poliziotti indagati

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apoli, continuando le indagini su i tre uomini scomparsi in Messico. A 24 giorni dalla scomparsa dei tre napoletani in Messico ci sono solo due elementi certi: la sparizione e il sospetto di inconfessabili rapporti tra ambienti della polizia locale di Jalisco con una banda criminale che imperversa in quella stessa regione.

Giovedì  pareva si fosse giunti quasi ad un punto importante di svolta nel caso: la notizia di tre agenti della «Policia municipal» di Tecalitlan  finiti in manette per sospetti riconducibili alla scomparsa dei napoletani sembrava aver finalmente illuminato quel cono d’ombra sul quale si addensavano tanti sospetti. I tre venditori ambulanti delle «Case Nuove» sarebbero stati «ceduti» ad un gruppo di criminali da agenti infedeli messicani: a prendere in consegna gli italiani sarebbero stati i banditi della gang «Nueva generacion de Jalisco», temibilissimo cartello che nella regione sud-occidentale del Messico imperversa seminando lutti, sangue e terrore tra la popolazione locale.

Ma dal Messico, anziché spiragli di luce, arrivano qui in Italia soltanto banchi di nebbia. Tre inchieste, nessun risultato. Nonostante vi sia un’indagine delle autorità diplomatiche italiane, un’inchiesta della magistratura federale e per di più un fascicolo aperto dalla Procura di Roma, si continua a brancolare nel buio.

Dal Messico, invece, arrivano ulteriori notizie su Raffaele Russo, il 60enne sparito per primo.  Nessuna notizia, invece, del numero uno della polizia locale di Tecalitlan, sul quale pure si addensano non pochi sospetti di complicità nella vicenda. Ma c’è di più.


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