Napoli, a Piazza Mercato, in occasione della festa di San Antonio, c’è stato un episodio increscioso che ha visto una banda di ragazzini lanciare bottiglie contro i carabinieri
A seguito del caos e della vicenda scoppiata nella notte dei fuochi di S. Antonio, i ragazzi di P. Mercato hanno deciso di chiedere scusa ai carabinieri a nome di tutti quelli che hanno partecipato ai fuochi. «Mi è dispiaciuto sapere che uno dei carabinieri si era fatto male, per questo siamo qui a chiedere scusa», dice uno di loro, 9 anni.
«Noi ci teniamo alle tradizioni – dice un altro di 10 anni – quando su Facebook abbiamo visto che negli altri quartieri i ragazzi stavano facendo i fuochi abbiamo voluto accendere anche noi il nostro». Quando sono intervenuti i carabinieri la catasta di legna raccolta era già alta circa 5 metri e alcuni ragazzi avevano preparato delle molotov da usare come esca per il fuoco. Dal racconto dei carabinieri è emerso che i numerosi ragazzi che si erano radunati al centro della piazza avevano tra i 10 e i 15 anni. Ad un tratto uno di loro, per sfuggire a uno dei carabinieri, intervenuto per ovvie ragioni di sicurezza, ha lanciato una molotov su cui il militare è scivolato riportando una contusione. Dopo due giorni dal putiferio scoppiato in quella serata, i carabinieri e i ragazzi si sono abbracciati in piazza e la pace è subito fatta. Nel luogo dove c’è stato il conflitto adesso già si parla di organizzare una partita di calcetto che vedrà protagonisti una squadra di militari e una di giovani del quartiere. «Capirsi e dialogare con i ragazzi del quartiere – ha detto Francesco Ciancarella – il carabiniere rimasto contuso la sera dei fuochi di Sant’antonio – può essere utile per noi e per loro. Noi dobbiamo confrontarci con qualsiasi tipo di persona a prescindere dall’età, è un motivo di crescita anche per noi come persone e come ruolo. Lavorando qui, a piazza Mercato, incontro tutti i giorni questi ragazzi. Fa strano vederli qui a chiedere scusa anche se a me non servivano perchè domani avrei riso e scherzato come sempre con loro. Abbiamo sempre avuto un rapporto sereno a prescindere da tutto».
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