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Napoli, bimbo massacrato: la madre avrebbe assistito al pestaggio, forse si poteva salvare

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l piccolo Giuseppe poteva essere salvato. Questa la terribile ipotesi dei carabinieri che stanno indagando sulla violenta aggressione di Cardito, in provincia di Napoli che ha portato alla morte il bimb di 8 anni. La sua agonia potrebbe essere durata addirittura un paio d’ore. Con la mamma, e il patrigno, che avrebbero cercato di medicarlo senza allertare i soccorsi. Ma il quadro potrebbe essere ancor più tremendo.
Secondo una ricostruzione, la mamma infatti non solo era presente quando T. Sessoubti ha picchiato due dei suoi tre figli, ma non avrebbe fatto niente neanche quando il bambino ha perso i sensi ed è iniziata la sua lenta agonia. Al momento, lei non è stata ancora indagata. Ma gli ultimi sviluppi potrebbero trascinare anche lei nel registro. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero la telefonata che Tony ha fatto a sua sorella, alle 10 di domenica, e l’arrivo della madre del 24enne a casa della coppia, alle 12.30. Un buco di due ore che i Carabinieri stanno cercando di ricostruire. L’uomo, ora in carcere, nella giornata di ieri avrebbe confessato il delitto provando a spiegare ai carabinieri di di aver avuto “un momento di follia” dopo che i due bambini “avevano rotto la sponda del letto appena comprato mentre giocavano”. Nei suoi confronti la procura di Napoli nord ha emesso un decreto di fermo per omicidio volontario aggravato, la cui udienza di convalida dovrebbe avvenire oggi pomeriggio.

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