Napoli, attentato pizzeria Sorbillo: “La bomba non era per lui”. La replica: “Misere polemiche”
In attesa che le indagini facciano definitivamente chiarezza su quanto accaduto nella notte del 15 gennaio scorso, dai fascicoli sarebbe emersa una ricostruzione diversa sulla dinamica dell’attentato subito dalla Pizzeria Sorbillo a Napoli. Una persona ascoltata dai carabinieri, una titolare di un’altra pizzeria, avrebbe riferito che la bomba era destinata al suo locale. L’autore materiale avrebbe quindi sbagliato a lanciare l’ordigno che sarebbe poi finito dinanzi l’ingresso della Pizzeria Sorbillo. Un’ipotesi su cui gli investigatori stanno cercando di far luce. La titolare della pizzeria “Pizza e pummarola” avrebbe riferito di aver subito estorsioni da parte dei clan, ma non si era mai decisa a denunciare a causa della resistenza del marito che aveva paura di possibili ritorsioni.
Secondo alcune fonti, Gino Sorbillo sarebbe venuto a conoscenza del fatto che la bomba non era diretta a lui pochi giorni dopo l’accaduto. Un’ipotesi che ha scatenato una forte polemica con tanto di accuse di aver speculato sull’attentato subito. Pronta la risposta del Maestro Pizzaiolo: “Chi subisce un attentato e ha un minimo di cervello aspetta l’esito delle indagini per sapere la verità. Di tutte le cavolate che mi hanno riferito in questi mesi si valuta solo quella che permette di fare misere polemiche. Assurdi”
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