Napoli-Atalanta 2-0 – L’occhio indiscreto: la decide Kvaradona

Napoli-Atalanta 2-0 - L'occhio indiscreto: la decide Kvaradona; il georgiano sempre più decisivo nella marcia trionfale degli azzurri

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Napoli-Atalanta 2-0 – L’occhio indiscreto: la decide Kvaradona; il georgiano sempre più decisivo nella marcia trionfale degli uomini di Spalletti.

KVARATSKHELIA ALIAS KVARADONA SEMPRE PIU’ DECISIVO PER IL NAPOLI.

Che fosse una gara particolarmente complicata per gli azzurri e forse anche più complicata della stessa Napoli-Lazio, lo si sapeva. E il campo ieri sera ha confermato quanto ci si aspettava.

Un’Atalanta molto fisica nel consueto 3-4-1-2 di mister Gasperini con l’aggiunta di Zapata (migliore in campo per gli orobici) a dare ancora più fisicità al reparto e pericolosità al posto di Lookman entrato solo nel finale.

E l’Atalanta non si smentisce anche stavolta: uno contro uno in ogni zona del campo e tanta densità in mezzo al campo a chiudere tutte le linee di passaggio del Napoli.

Il fortino ben organizzato tatticamente di Gasperini regge per un’ora di gioco. Un’ora nella quale il Napoli si rende pericoloso solo in un tre occasioni: una discesa di Kvaratskhelia, prologo del gol, su cui Musso ci mette il copro a deviare in angolo; un tiro di Politano di sinistro deviato in angolo dal portiere orobico e un colpo di testa di Osimhen con palla di pochissimo fuori.

Poi la gara la stappa l’extraterrestre sceso da un altro pianeta di nome Kvicha Kvaratskhelia, come già accaduto in tante occasioni. Il Napoli sicuramente cambia marcia nella ripresa ma è il georgiano a sbloccare una partita che altrimenti si avviava sui binari dello 0-0.

Anguissa recupera alla grande a centrocampo e serve Osimhen che a sua volta scarica intelligentemente sul georgiano. Il resto lo fa il ribattezzato Kvaradona che mette a sedere con finta e controfinta tre difensori dell’Atalanta prima di sparare un destro imprendibile sotto la traversa.

KVARADONA E LE CARTOLINE DELL’IMPRESA DEL NAPOLI.

Un gol destinato a diventare insieme a quello segnato al Sassuolo dallo stesso Kvaradona e ai due segnati dal Cholito Simeone contro Milan e Roma, una delle quattro cartoline di questa impresa che gli azzurri di Spalletti stanno costruendo mattone dopo mattone, settimana dopo settimana.

Il gol di testa su angolo di Rrahmani e la pressoché perfetta condotta di gara del Napoli nel finale di gara sono solo degli orpelli in una serata di grande festa per lo stadio “Maradona”. Un prologo di quello che potrebbe accadere fra diverse settimane quando anche la matematica potrebbe togliere ogni velo all’impresa del collettivo azzurro.

Unico neo l’infortunio al polpaccio per Kim, altro segreto del Napoli vincente di Spalletti, che non dovrebbe comunque precludergli il ritorno degli ottavi di finale con l’Eintracht di Francoforte.

Mercoledì al “Maradona” ci sono tutti i crismi per assistere ad un’altra serata di gloria per il Napoli e la sua gente: il raggiungimento dei quarti di finale di Champions League sarebbe un altro primato mai raggiunto neanche in epoca maradoniana e impreziosirebbe una stagione che si appresta ad entrare per sempre nella storia del Napoli e del calcio italiano.

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