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i proponiamo le pagelle di Napoli – Atalanta terminata 0-3.Gli azzurri, si fermano in casa e incassano la prima sconfitta in campionato dell’era Calzona.
Questi i voti ai partenopei dopo Napoli – Atalanta:
Punti Chiave Articolo
Meret 7: nulla può su tutti e 3 i goal atalantini.
Evita che il passivo diventi ancor più pesante con una serie di uscite risolutrici, coraggiose ed efficaci.Il fatto che sia il migliore in campo dei suoi, nonostante lo 0-3 subito, vale più di tanti altri commenti.
DIFESA
Di Lorenzo 5: mai incisivo in sovrapposizione offensiva, mai del tutto dominante neppure in fase di non possesso.
Rrahmani 5: l’errore sul primo goal orobico è macroscopico: astuto Scamacca nell’appoggiarsi, ingenuo Amin ( e non è da lui) a farsi sovrastare.Juan Jesus 4: gravemente colpevole in occasione dei primi 2 goal dell’Atalanta, che di fatto indirizzano pesantemente la partita.
Nella prima circostanza, vero è che la prima macchia è di Rrahmani, ma il brasiliano è troppo poco reattivo a centro area ( forse dando per scontato sarebbe stato sanzionato il fallo nel duello precedente).In occasione della seconda marcatura, la leggerezza individuale è tutta sua: Scamacca gli porta via palla con una spallata regolare, prima di spedire infondo alla rete con un destro imparabile.
Mario Rui 5: non riesce a dare un apporto qualitativo significativo alla partita e patisce i duelli individuali in fase difensiva.
CENTROCAMPO
Lobotka 5: francobollato sistematicamente, non trova mai spazio vitale per indirizzare corridoi illuminanti.Anguissa 4.5: esce sconfitto da parecchi duelli fisici e non riesce ad essere brillante neanche quando ha palla tra i piedi.
L’ennesima di tante prestazioni sconcertanti, in questa stagione, per il camerunense.Traore 5: intraprendente e volenteroso.
Indubbiamente un calciatore dalle doti importanti e si vede.Ma sbaglia troppi tocchi per uno con le sue qualità.
ATTACCO
Politano 4.5: tanti errori tecnici anche da parte di Matteo.
Non crea superiorità con le accelerazioni e stavolta combina ben poco in generale
Raspadori 4.5: inconsistente.Osimhen 6: impreciso sotto porta ma la sufficienza se la prende per la fame agonistica e il senso del sacrificio, che non mutano mai fino alla fine, anche quando la gara era ormai andata persa.
I SUBENTRATI
Dal 45’ Zielinski 7: con lui in campo, è un’altra musica.
I pericoli che il Napoli crea nel secondo tempo provengono quasi tutti dalle sue imbucate.L’Atalanta ne soffre la posizione tra la linee.
Colpisce il palo con un sinistro fantastico che avrebbe meritato miglior sorte.Ngonge 6: argento vivo addosso.
Inconcepibile preferirgli Raspadori sull’esterno.Lindstrom 5: poco reattivo in qualche circostanza, dove sarebbe servita prontezza migliore.
Certo, per uno che non gioca mai ( neanche quando si infortuna Kvara), se non è un’attenuante, quantomeno deve essere un dato da prendere in considerazione.Simeone, 6: garra e concentrazione non mancano mai.
QUESTI LE PAGELLE AI BERGAMASCHI DOPO NAPOLI – ATALANTA
CARNESECCHI 7
Giorgio SCALVINI 7 (dal 71′ TOLOI 6 )
Isak HIEN 7,5
Sead KOLASINAC 6 (dal 67′ DJIMSITI 6 )
Hans HATEBOER 6,5
EDERSON 6
Marten DE ROON 6,5
Davide ZAPPACOSTA 6,5 (dal 60′ RUGGERI 6,5)
Mario PASALIC 7 (dal 61′ KOOPMEINERS 7 )
Aleksey MIRANCHUK 8
Gianluca SCAMACCA 7,5 (dal 61′ LOOKMAN 7 )
LE PAGELLE AGLI ALLENATORI DI NAPOLI E ATALANTA
Calzona 4: Dopo un inizio convincente, anche Ciccio è andato via via squagliandosi, come il Napoli di quest’anno.
Il suo Napoli merita di non andare in Champion’s, perché la fase difensiva continua ad essere disastrosa e i principi di gioco in quella offensiva – che pure il ct della Slovacchia si era detto pronto a voler ripristinare – ormai sono solo sbiaditi ricordi dei bei tempi che furono.Scelte, le sue, apparse piuttosto pavide e in controtendenza col suo personaggio.
Il coraggio, a questo punto della stagione, sarebbe dovuto essere un diktat imprescindibile.Invece Ngonge, Lindstrom e Simeone vengono inspiegabilmente impiegati solo a risultato già compromesso. E oltre la giocata verticale disperata, su Osihmen, il suo Napoli ha ben poco da offrire.
Troppo poco per poter pensare di aver la meglio sull’Atalanta, con questa pochezza di proposta.Gian Piero GASPERINI 7,5: indovina il piano partita – peraltro piuttosto scontato alla ripresa – che evidentemente sembrava già chiaro a tutti fuorchè a Calzona.
Gioca sulle debolezze ( o per meglio dire, i resti) del Napoli e va a nozze.Successo indiscutibilmente meritato.
IL DIRETTORE DI GARA
PAIRETTO, voto 5: concede, all’Atalanta, di praticare il suo gioco in lungo e largo.
E spesso sorvola, colpevolmente, su qualche episodio di troppo ( vedi secondo giallo, mancato, a Kolasinac).