Napoli, esercito di baby lavoratori in nero e sfruttati
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n’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Giugliano, ha portato alla luce diversi casi di dispersione scolastica, per questo sono state segnalati i giovani presso il Tribunale dei minori e ai servizi sociali. L’operazione nasce però in un contesto molto più ampio che ha avuto il via grazie ai numerosi interventi della Legione dei Carabinieri Campania, atti a contrastare il fenomeno molto diffuso soprattutto tra Napoli e provincia. Sono stati svolti più di mille controlli che hanno portato all’ispezione di 966 istituti scolastici, segnalando 86 minori ai servizi sociali. Sono 60 invece le persone deferite alle autorità .
L’assenza di cultura e formazione porta questi ragazzi a diventare dei veri e propri baby boss a danno di se stessi e della collettività . Sono stati monitorati dai carabinieri gli istituti, soprattutto quelli professionali, e nella maggior parte dei casi i ragazzi sono tornati a scuola, hanno ripreso a studiare con discreta costanza e ottenendo anche buoni risultati.Ciò che si chiede è che ci sia maggiore sinergia tra le scuole, le forze dell’ordine e le famiglie. Purtroppo nella maggior parte dei casi questi ragazzi sono stati costretti a lavorare dai genitori, e infatti vi ci sono ritornati dopo poco tempo dalla segnalazione. I carabinieri per contrastare questo fenomeno, continueranno con la loro operazione, spingendosi fin nei campi Rom della zona, dove il fenomeno il fenomeno colpisce la totalità delle persone, e ciò che è peggio è che molti bambini, non hanno mai varcato la soglia della prima elementare, nonostante si sappia, che per obbligo di legge, tutti i bambini hanno diritto all’istruzione e l’obbligo di frequentare una scuola elementare.
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