Napoli, altissimo il numero di ricoveri dell’ospedale Loreto Mare in questa settimana: l’ospedale va in tilt
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apoli, è altissimo il numero di ricoveri al Loreto Mare, l’ospedale in via Vespucci che ha raggiunto, nella giornata di ieri, la quota di ben 24 barelle nel reparto di Medicina. Medici e infermieri, sono stati costretti a sistemare i pazienti nei corridoi e a prestare loro assistenza negli stessi corridoi pieni di lettighe di fortuna ed anche i ricoverati hanno dovuto rinunciare alla propria privacy. Al terzo piano, accanto alle barelle, i pazienti non avendo un posto dove sistemare le proprie cose,hanno posto buste e oggetti vari in terra, oltre ad essere costretti a dover mangiare sul proprio letto nei corridoi ospedalieri ed effettuare terapie in corridoio, sotto gli occhi di tutti.
Nell’ultima settimana e in particolare negli ultimi giorni, si è registrato un picco degli accessi al pronto soccorso che hanno messo in difficoltà l’ospedale. Da ricordare che la stessa sorte è toccato anche all’ospedale Cardarelli. Giuseppe Russo, direttore sanitario del Loreto Mare, ha dichiarato: «Abbiamo utilizzato le barelle per necessità e per garantire l’assistenza a tutti gli ammalati; l’aumento dei ricoveri è strettamente connesso al picco influenzale che incide con oltre il 30% degli ammalati in più nel reparto di Medicina ma già abbiamo attivato una procedura per non far degenerare la situazione, limitando tutti i ricoveri di elezione».
Per far fronte alla delicata situazione, si è pensato di aprire un ambulatorio specializzato, destinato alle malattie influenzali e respiratorie, che possa coadiuvare le attività dei medici di base. Il Direttore Sanitario sta valutando questa ipotesi ed afferma: « Se emergerà la reale necessità di dedicare spazi ad hoc siamo pronti a farlo». Da non dimenticare che l’ospedale da tempo soffre di carenze strutturali e funzionali accumulate negli anni, che non sembrano facilmente risolvibili. A testimonianza di ciò è il guasto all’apparecchio radiologico, che ha registrato un’avaria, proprio in una situazione così delicata come quella in cui verte l’ospedale.
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