Si è lanciato dai 60 metri del Viadotto San Giuliano a Caltanissetta che da tre anni è chiuso alla circolazione ma il paracadute non si è aperto.
Un giovane di 25 anni, Luca Barbieri, residente a Soragna in provincia di Parma, è morto dopo essersi lanciato con la tuta alare, la wingsuit, per una sorta di caduta libera che termina con l’apertura di un paracadute.
Si era fatto accompagnare dalla sua amica catanese in auto fino all’inizio del viadotto san Giuliano a Caltanissetta, che da tre anni è interdetto alla circolazione perchè non sicuro, e verso le 11 si è lanciato da un’altezza di 60 metri per un base jumping. Ma il paracadute non si è aperto e l’uomo è precipitato schiantandosi al suolo e morendo. A dare l’allarme è stata la donna.
Barbieri prima di provare il volo dal viadotto si sarebbe lanciato da altre zone, sempre nel nisseno. Il giovane era un paracadutista professionista che col wingsuit aveva già all’attivo quasi un migliaio di salti. Una passione sfrenata che lo portava in giro per il mondo per i suoi salti e i voli che in Italia faceva soprattutto sulle Alpi. Su Youtube c’è un video su un suo volo in Arabia Saudita, dov’era stato l’estate scorsa, in cui si vede la spettacolarità , ma anche la pericolosità , del volo fatto con la tuta alare che si apre dopo ogni salto per iniziare una planata che viene gestita dal jumper, terminando poi con l’apertura di un piccolo paracadute.
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ell’immagine di copertina Barbieri in uno dei suoi lanci.
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