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Il Mostro di Firenze – Omicidio Nadine e Jean Michel: il dubbio (Antonella Paparelli)

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L’ultimo documentario sul Mostro: «Il delitto degli Scopeti almeno un giorno prima»
Proiettato anche Roma alla universita’ ecampus il reportage di RTV38 “L’ultimo delitto del mostro di Firenze” .
 Realizzato dal reporter Paolo Cochi, documenta le nuove valutazioni scientifiche che cambiano la data dell’ultimo delitto del settembre 1985. Dette valutazioni rimettono in gioco tutte le testimonianze rese dai  “traballanti” testimoni oculari Lotti e Pucci minando le ricostruzioni processuali .
Le condizioni tanatologiche dei corpi e la presenza su entrambe le vittime di larve di mosca carnaria sono la chiave-scientifica che dimostra che il duplice omicidio avvenne molte ore prima da quanto determinato nel lontano 1985.
Al tempo lo studio entomologico non veniva ancora effettuato dai medici legali, ma venne introdotto come prassi di valutazione negli anni successivi.
Già nel 1985 lo stato dei cadaveri indusse alcuni investigatori e addetti ai lavori, tra cui il medico legale fiorentino Giovanni Marello, a propendere per un’anticipazione del delitto, ma la tesi non prevalse tra gli esperti perché, spiega Marello nel reportage, «all’epoca non avevamo una preparazione scientifica sufficiente». Per la prima volta, i medici  legali e gli entomologi forensi interpellati da Paolo Cochi hanno potuto visionare anche le foto del cadavere dell’uomo, mentre quelle della donne erano gia’ state oggetto di valutazione del Prof. Introna vari anni fa.
Riportati nel documentario anche altri elementi a sostegno della tesi, come gli scontrini ritrovati nell’auto della coppia, che arrivano al 6 settembre, e alcune contraddizioni nei racconti dei testimoni che dissero di averli visti vivi nei giorni precedenti al ritrovamento dei corpi. Per il delitto a Scopeti furono condannati nel marzo 1998 Lotti e Vanni, non Pacciani morto il mese prima.
Al convegno é stato anche presentato il libro “mostro di Firenze – Al di la’ di ogni ragionevole dubbio” (Runa editrice).
 Un’opera ‘omnia’ degli autori Paolo Cochi, Michele Bruno e Francesco Cappelletti secondo i quali “decenni di indagini non hanno ancora portato all’identificazione di un colpevole certo e una scia di sangue che ha visto almeno 16 vittime, assieme a numerose morti ‘collaterali’, hanno solo condotto ad assoluzioni per quanti ritenuti coinvolti”.
Un libro fondamentale sia per chi approccia solo oggi alla storia del Mostro di Firenze sia per chi segue da sempre. Il serial killer più spietato nella storia d’Italia che ancora oggi tiene in scacco una Nazione di inquirenti e di appassionati: 50 anni di ricerche, discussioni, a volte alterchi di fuoco nel marasma dei social network. L’autore Paolo Cochi è stato paziente e meticoloso nel ricercare documenti (di cui alcuni inediti) e nel leggere migliaia di atti processuali, denunce e testimonianze mai prese in considerazione. Un viaggio questo libro dentro ogni fatto accaduto, dentro ogni stagione ed orario fino a dentro la mente del serial killer che, con premeditazione ed organizzazione ossessiva, ha dato morte e scempio di coppie di amanti.
Una ferita aperta che ancora oggi cerca giustizia “al di la di ogni ragionevole dubbio” ma che, con questo libro, offre spunti di riflessione dalla prima all’ultima pagina. Lavoro ben fatto! Un libro che leggere è fondamentale.

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