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l leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi potrebbe essere stato ucciso in un raid russo in Siria, anticipa il ministero della difesa russo parlando di “informazioni provenienti da canali diversa in corso di verifica”. Il 28 maggio scorso sono stati uccisi in raid di Mosca alla periferia di Raqqa una trentina di comandanti dell’Is riuniti per discutere delle possibili vie di fuga dalla città e fra loro, indicano le informazioni raccolte, ci sarebbe stato anche al Baghdadi, aggiunge il comunicato citato dalla Tass.
Ad ora però una sola cosa è certa ed è che il leader del sedicente Stato islamico è stato dato per morto diverse volte in passato. L’ultima risale a pochi giorni fa, l’11 giugno, quando la televisione di Stato siriana ha riferito che il ‘Califfo’ era rimasto ucciso in un raid sulla città di Raqqa il giorno prima, e cioè il 10 giugno ed erano circolate, sui social, anche foto del presunto cadavere di Al-Baghdadi, poi risultate false. La notizia fu data dalla tv di Damasco ma poi non ha ricevuto conferma. Il califfo, dunque, è stato dato per morto una dozzina di volte, ma è probabile che almeno un raid, nel gennaio del 2016 nella zona di Al-Qaim, lo abbia davvero ferito. Per sei mesi il califfo sarebbe stato in un ospedale, proprio a Raqqa.
TEMPI LUNGHI PER EVENTUALE CONFERMA
Il successore del califfo deve essere eletto dal Consiglio della Shura, il massimo organo politico del califfato, composto da 13 persone. Se davvero Al-Baghdadi è morto difficilmente l’Isis lo annuncerà prima di aver scelto un sostituto, operazione complicata nel momento in cui l’Isis è in ritirata su tutti i fronti e rischia il collasso.
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