Prince Rogers Nelson
Lutto nel mondo della musica, ancora giallo sulle cause della morte di Prince. Il Genietto di Minneapolis in carriera ha vinto 7 Grammy e venduto più di 100 milioni di dischi.
S
ono da poco passate le 18.30 quando il sito Usa TMZ batte la notizia che «qualcuno è stato trovato senza vita» nella tenuta di Prince. Purtroppo però su tutte le home page dei più importanti giornali del mondo la notizia esplode. Prince, il premiato cantante, cantautore e attore noto per i suoi successi “Purple Rain”, “Little Red Corvette” e “1999”, è morto. Aveva 57 anni. Gli scarni comunicati che seguono parlano di «fatalità». Le autorità hanno risposto a un’emergenza medica presso la struttura di Paisley Park a 09:43 a.m, e sempre secondo TMZ, non hanno subito potuto identificare il defunto. Il sito ha successivamente confermato la sua morte.
100 MILIONI DI DISCHI VENDUTI
Nato Prince Rogers Nelson, Prince ha poi cambiato il suo nome d’arte, diventato un simbolo, nel 1993. Cantante, musicista, attore, regista e produttore, il “genietto di Minneapolis” dalla fine degli anni Settanta ha frequentato e mixato i più svariati generi musicali: dal soul al funk, passando con disinvoltura al jazz, al pop e al rock psichedelico, conquistandosi una folta schiera di fedelissimi fan. In carriera ha vinto 7 premi Grammy e venduto più di 100 milioni di dischi.
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QUELLA FOTO SUI SOCIAL
Una settimana fa, Prince aveva condiviso una foto su Instagram con una minacciosa foto bianco su bianco. Subito i suoi fan avevano inondato l’immagine con auguri per la sua salute. Uno di loro aveva scritto: «Riposati un po’ Prince, saremo ancora qui quando ti sentirai meglio».
IL RICOVERO IMPROVVISO
All’inizio di questo mese il cantante è stato ricoverato in ospedale dopo che il suo jet aveva effettuato un atterraggio di emergenza in Illinois dopo un concerto ad Atlanta. Un portavoce ha detto che l’artista era stato colpito da influenza che lo aveva reso debolissimo per diverse settimane.
GENIO E SREGOLATEZZA
Irrequieto e intransigente, Prince nel corso della sua carriera ha sempre navigato tra trionfi (“Purple Rain”, album e film), flop (“Graffiti Bridge”, suo secondo film), contratti milionari (famoso quello da 100 milioni di dollari con la Warner Bros nel 1992) e vari cambiamenti di nome (Tafkap, ovvero The Artist Formerly Known As Prince; The Artist; Symbol) per protesta contro le imposizioni delle major del disco. Per un certo periodo si è pure fatto ritrarre con la provocatoria scritta “slave” (schiavo) disegnata sulla guancia. Ma una cosa è certa: non ha mai voluto sottrarsi alla “schiavitù” del sesso, che per un paio di decenni ha esplicitamente declinato in tutte le sue forme. Come non ricordare pezzi nati alla fine degli anni Ottanta come Insatiable e Scandalous, oppure Cream, che solo nel 2004, durante il Musicology Tour, ha rivelato di aver scritto mentre si guardava allo specchio, suscitando in alcuni il sospetto di essere gay.
vivicentro.it-spettacoli / lastampa / Morto il cantante Prince, aveva 57 anni LUCA DONDONI
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