Madre e figlio trovati morti nella propria abitazione nell’avellinese, forse esalazioni date dal cattivo funzionamento della cucina a gas.
span style="font-family: georgia,palatino,serif;font-size: 16px">Potrebbe essere stata una fuga di gas la causa della morte di Virginia Petrone, 73 anni, e di suo figlio Marco Spampinato, 42 anni, trovati senza vita nel tardo pomeriggio di ieri nella loro abitazione di via Sott’Arco a Pietrastornina, in provincia di Avellino. La donna è stata trovata in cucina mentre il figlio nella stanza da letto al piano di sopra. Nessun segno di effrazione, la porta era chiusa dal di dentro. Gli accertamenti medici dovranno stabilire, oltre alle cause della morte, se il decesso sia stato contestuale o in momenti diversi. Nell’abitazione, hanno riferito gli investigatori, non sono state trovate stufe né bracieri e quindi è passata in secondo piano la pista della morte per esalazioni di monossido di carbonio. I carabinieri, intervenuti su segnalazione di un familiare che da giorni non aveva notizie dei congiunti, non hanno rilevato tracce, nemmeno di sangue che potrebbero far pensare ad un omicidio. Saranno gli accertamenti medico-legali, affidati dal pm della Procura di Avellino Luigi Iglio alla anatomo-patologa Elena Piciocchi, a definire con certezza il quadro investigativo. Le esalazioni mortali, secondo una prima ipotesi degli investigatori, potrebbero essere state originate dal cattivo funzionamento della cucina a gas.
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