Monti Lattari, si contano i danni!
Frane, smottamenti, piani di emergenza destinati a rimanere fermi a causa della mancanza di risorse, una burocrazia praticamente assente. L’ondata di maltempo che ha colpito l’intera area del napoletano non ha solamente causato danni e disagi a centinaia e centinaia di abitanti ma anche riacceso i riflettori sulle falle del sistema di protezione civile. Le situazioni più critiche si sono verificate, sicuramente, a Vico Equense ,dove il Faito ha ceduto in più punti, e a Gragnano, dove una colata di fango ha inondato strade e negozi. Disastri annunciati, se si pensa agli incendi che hanno devastato i Monti Lattari nella scorsa estate. E di questo ne è convinto Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, secondo il quale “sbancamenti di terreno, taglio di alberi, captazione delle acque e cementificazione di alvei e montagne hanno alterato gli equilibri del territorio“. In particolare, la scomparsa di ettari di vegetazione non ha fatto altro che agevolare il cedimento del terreno e delle rocce sotto la pioggia battente.
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