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Monchi: “Non si va in cerca di offerte, ma se arrivano è mio dovere valutarle”. Di Francesco: “Ci vuole coraggio. Dzeko gioca dal 1′, Perotti non convocato”

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NOTIZIE AS ROMA – Il calciomercato impazza e le voci relative ai trasferimenti di molti calciatori da Trigoria al’estero stanno destabilizzando l’ambiente proprio nell’aprossimarsi dell’importantissima gara contro l’Inter Per questa ragione, il ds giallorosso Monchi è appena intervenuto ad introduzione della conferenza stampa di Di Francesco con queste parole: “Volevo parlare in spagnolo perché voglio che il messaggio arrivi chiarissimo. Voglio anche che i miei tifosi lo capiscano e quindi parlerò in italiano. Tolgo poco tempo al mister, alla vigilia di una partita così, ma siamo costretti a fare chiarezza. Non è una colpa avere giocatori forti che interessano a tanti club. Se arrivano offerte importanti è mio dovere come ds valutare le offerte, come gli altri ds valutano quelle che faccio io. Lo stesso che ho fatto a Siviglia e fortunatamente ha avuto risultati. Anche qui sono in condizione di prendere tutte le decisioni che ritengo giuste per il club. Sono convinto di aver fatto il triplo delle telefonato per comprare giocatori di quelle che ho ricevuto. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, rinforzare la squadra. La Roma non va in cerca di offerte in giro per il mondo. Un direttore sportivo non è mai contento quando i nomi dei calciatori escono sui giornali ma non stiamo dormendo”.

Ecco, invece, le parole del tecnico Eusebio Di Francesco alla vigilia di Inter-Roma sgravate dai contenuti relativi al calciomercato affrontati da Monchi: “A livello di strutturazione questa pausa non mi è piaciuta. Avere una settimana sola per preparare la partita non va bene. I ragazzi li ho trovati bene, anche se c’è stato qualche piccolo incidente di percorso come nel caso di Perotti hanno la voglia di riprendersi i punti lasciati per strada. Ho chiesto la concretezza, la spensieratezza, la forza, la qualità delle giocate. Non posso soffermarmi sul primo tempo contro l’Atalanta in cui la squadra non ha giocato, ci vuole coraggio. Dobbiamo migliorare la capacità di essere determinati, decisi sotto porta attaccandola meglio sotto tutti i punti di vista. Dzeko gioca dal 1’, motivatissimo e voglioso di far bene. De Rossi sarà convocato, mentre  Gonalons e Perotti resteranno qui, con la speranza di recuperare il secondo per la gara contro la Sampdoria. Credo che il futuro un po’ ce lo siamo costruiti. Io sono sereno e per quello voglio che ci siano le prestazioni, gli atteggiamenti giusti. Non mi piacciono le parole ma i fatti e noi abbiamo pochi fatti, abbiamo smarrito certe cose e dobbiamo recuperarle il prima possibile. Io non penso che scendiamo in campo per arrivare ottavi così come non ho ai parlato di scudetto, ho detto che possiamo dar fastidio agli altri. Questa sarà una settimana importante per dare una risposta alla gente ma non si scende in campo demotivati o sennò me ne starei a casa io se pensassi una cosa del genere. Il fatto di accontentarsi è inconscio. Ci esaltate in maniera eccessiva quando le cose vanno bene, si vive di eccessi. Detto questo, forse realmente non siamo competitivi al livello di chi ci precede, ma l’anno scorso la squadra è uscita ai preliminari di Champions quindi qualcosina di buono l’abbiamo fatta. Mi auguro che le voci di mercato non influenzino i calciatori coinvolti ma ho cercato di alzare al massimo l’attenzione sul senso di appartenenza, sul sentirsi parte del contesto. L’allenatore odia questo periodo di calciomercato, il giocatore la vive in modo differente ma pretendo che sia come ho detto. Schick? Non parlo di singoli, è un ragazzo che ha bisogno di crescere, se uno non è libero nella testa fa fatica con qualsiasi modulo. Deve ritrovare la condizione con se stesso e poi sarà il campo a parlare ma sono contento di come si è allenato in questi giorni”


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