“ I Miserabili “: un’ opera grandiosa, ambientata nella prima metà del 1800 , tratta un periodo di circa vent’anni .
I
personaggi de “ I Miserabili “ appartengono alla fascia più povera di quella società . Un’opera letteraria unica , come unico è lo spettacolo teatrale , riadattato dallo scrittore e critico teatrale Luca Doninelli. Bravo il regista Franco Però che ha saputo traslare in scena il contenuto di quest’opera . Minimale la scenografia , pannelli girevoli al colore monocromatico grigio compongono le varie scene di quell’epoca. Così i costumi richiamano immediatamente alla mente quel periodo storico fatto di povertà e rivoluzione. Magistrale interpretazione di Franco Branciaroli , padre affettuoso e premuroso, un miserabile dal cuore tenero nei panni di Jaen Valjean . Un galeotto che si redime grazie al perdono ricevuto dal Vescovo Myriel per avergli sottratto l’argenteria dopo essere stato ospitato. Ancora una volta Franco Branciaroli ha potuto mettere in evidenza il suo talento . Ha saputo tenere la scena in ogni istante . I suoi movimenti nel sostenere il ruolo ti coinvolgono , trasmettendo emozioni e sentimenti che vanno oltre a ciò che ti può dare la sola recitazione verbale . Bravi anche i dodici attori che hanno saputo tener testa al capo compagnia. Una rappresentazione che carpisce l’attenzione per quasi tre ore .
Diana Marcopulopulos
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