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Ministero della salute:incontro sulle alternative alla sperimentazione animale

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Ministero della salute: Gruppo di lavoro sui metodi alternativi, i portatori d’interesse sentiti da istituzioni ed esperti.

S

i è svolto in questi giorni l’incontro al Ministero della salute del gruppo di lavoro sulle alternative alla sperimentazione animale, dove sono stati sentiti i portatori di interesse che hanno presentato le loro proposte alle istituzioni ed agli esperti, che devono adesso elaborare la relazione semestrale da presentare al Ministro e quindi in parlamento.
Tutte le associazioni presenti hanno concordato che, alla luce dei moderni metodi alternativi, è necessario incentivare e quindi finanziare la ricerca “human based”, che prevede una ricerca mirata sull’uomo per le patologie che interessano la nostra specie. Purtroppo i finanziamenti ancora non sono sufficienti, nonostante questi metodi siano stati validati dall’ECVAM (European Center for the Validation of Alternative Methods), al contrario della sperimentazione sugli animali che non può avere una validazione scientifica e che non ha ancora portato a risolvere gravi patologie quali le malattie neurodegenerative e molti tumori che sono in continuo aumento e che non colpiscono le specie animali oggetto di studio.
Tra i presenti alla riunione ministeriale, anche associazioni per la protezione degli animali e associazioni scientifiche che hanno portato il loro contributo per cercare di superare il modello animale in favore di metodi più affidabili. Tra questi la LIMAV Italia OdV (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione), un’organizzazione di cui fanno parte medici, veterinari, biologi e altri laureati in materie scientifiche, che ha come finalità quella di favorire, sviluppare e promuovere ricerche da condursi con metodi alternativi che sostituiscano l’utilizzo degli animali per un migliore progresso scientifico.

Con sperimentazione animale s’intende l’utilizzo scientifico a scopo di studio e ricerca di animali, per esempio in ambito farmacologico, fisiologico, fisiopatologico, biomedico e biologico.La sperimentazione animale può essere di base (ad esempio la ricerca che si basa sulla mera osservazione dei comportamenti animali) o applicata cioè quando l’animale viene usato come modello al fine di comprendere meglio una determinata caratteristica biologica di un’altra specie, per lo più quella umana. In Italia la sperimentazione animale è disciplinata principalmente dal Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, in materia di “Attuazione della direttiva n. 86/609/CEE in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici.”. In seguito è stata introdotta anche la Legge 6 agosto 2013, n. 96, articolo 13, in materia di “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013.”. La legge ha introdotto un articolato regime di autocontrollo dando dei precisi limiti entro cui può essere svolta la sperimentazione, al di fuori di tali limiti si commette un illecito di natura amministrativa e nei casi più gravi, di natura penale.L’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale è regolamentata dalla Legge 12 ottobre 1993, n. 413, in materia di “Norme sull’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale. In tutta Europa, dal 2009, sono inoltre vietati i test sugli animali per prodotti cosmetici e dal 2013 è stato introdotto il divieto di vendere in Europa prodotti che contengono ingredienti sviluppati appositamente per il campo della cosmesi che siano stati testati su animali, in qualunque parte del mondo.

 

Santa Sarta

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