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Castellammare di Stabia

Milik, nuova formula in vista e Fonseca gli telefona

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La querelle Milik sembra essere ben lontana dalla risoluzione. La Roma è tra due fuochi, quello del Presidente del Napoli che non accetta alcun tipo di sconto sulla valutazione del polacco e quello dello stesso giocatore che non vorrebbe lasciare la Campania prima di aver sistemato le varie pendenze che lo legano ancora al club Azzurro.

La Gazzetta dello Sport scrive così nell’edizione odierna: “Il discorso legato alle pendenze fra il Napoli e Milik, al momento, non si risolve perché il polacco ha deciso di non voler cedere. Anche con i giallorossi c’è qualcosa da mettere a posto. Se la base dovrebbe essere quella di 3 milioni per il prestito, 15 milioni per il riscatto obbligatorio e 7 milioni di bonus, i giallorossi hanno riformulato parti dell’offerta, con una più che congrua valutazione dei due baby nella trattativa (Meloni e Modugno). Non basta, C’è poi c’è da mettere a posto la questione Covid. Di che si tratta? Se malauguratamente la pandemia travolgesse anche questa stagione e si sforasse oltre il 30 giugno, la Roma vorrebbe che il riscatto fosse posticipato, e perciò è stata valutata l’ipotesi del prestito biennale“.

Resta comunque nel’interesse di tutte le parti portare a termine questa trattativa: per il Napoli in modo da non perdere l’attaccante a zero, per la Roma invece assicurandosi il post Dzeko e anche lo stesso giocatore ha interesse ad andare a giocare per non perdere la qualificazione all’Europeo.

Ed è per questo che Fonseca si è mosso in prima persona, così come scrive l’edizione odierna del Corriere dello Sport: “La sensazione è che sia interesse di tutti arrivare a dama. Su Milik è sceso in campo in prima persona Paulo Fonseca. Gli ha telefonato, come già era successo con altri giocatori vicino alla firma con la Roma, spiegandogli che lo considera addirittura più adatto di Dzeko al suo sistema di gioco. Anche per questo Milik ha abbandonato l’utopia Juventus e si è accordato con la Roma”.

Il malumore di Milik tangibile a tal punto da non voler partecipare alla festa di addio organizzata da Allan, passato qualche settimana fa all’Everton. La Gazzetta dello Sport scrive:  “Milik è rimasto ieri nella sua casa di Posillipo di cattivo umore, senza voglia di partecipare alla festa di addio organizzata da Allan, tornato per salutare gli amici. Cattivo umore e anche imbarazzo per la situazione di precarietà . Poi qualcuno degli amici è passato a prenderlo ed è stato insieme al brasiliano e alla squadra al rientro da Parma“.

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