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entisei anni compiuti e festeggiati a Verona. Per il regalo occorrerà aspettare almeno fino gennaio, quando Roberto Inglese potrebbe unirsi al Napoli. C’è un accordo di massima tra i partenopei e il Chievo: operazione chiusa e annunciata per giugno ma l’infortunio di Milik ha cambiato gli scenari. Giuntoli lo vuole subito e Romairone, direttore sportivo dei veneti, potrebbe accontentarlo, anche in virtù di una pluriennale amicizia. Inoltre, i rapporti tra i due club sono ottimi anche se Campedelli farebbe volentieri a meno di privarsi del suo bomber a campionato in corso. Il giocatore, dal canto suo, non si è sbilanciato, lasciando il privilegio della decisione ai due club. Il pallino, però, pare essere nelle mani di De Laurentiis, pronto all’accelerata definitiva, nonostante le titubanze del collega.
L’ASSO NELLA MANICA è Arek Milik, pronto a rientrare tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. A Napoli, con un Mertens in stato di grazia, rischierebbe di trovare poco spazio e dunque di rallentare ulteriormente il suo percorso di recupero. Da qui l’idea di spedirlo al Chievo, apprezzata dagli scaligeri e dallo stesso calciatore che avrebbe così l’opportunità di giocare con continuità. Un prestito secco fino a giugno per ritrovare la forma migliore. L’operazione è già stata messa in piedi e potrebbe concretizzarsi alla riapertura del calciomercato.
LA POSIZIONE DI SARRI è chiara da tempo: vuole giocatori pronti, altrimenti è meglio lasciare inalterato il gruppo. Il tecnico, la scorsa settimana, ha avuto modo di vedere da vicino Inglese, in occasione dello zero a zero del Bentegodi. La prestazione dell’attaccante di Lucera non è stata esaltante ma Sarri, nel dopo partita, ha quasi giustificato il “futuro” azzurro: “Per lui non era facile, ha avuto pochi palloni giocabili”.
L’INCUBO PAVOLETTI. Inglese, costato dodici milioni di euro, ha fin qui realizzato quattro gol in campionato e uno in coppa Italia. Un bottino che gli ha concesso di entrare nel giro della nazionale italiana guidata da Ventura. C’è però scetticismo sulla effettiva bontà dell’operazione che potrebbe ricordare quella conclusa lo scorso anno con il Genoa per portare in azzurro Leonardo Pavoletti. I dubbi sono legati principalmente alle scelte di Sarri, restio a modificare il tridente, a patto che non gli vengano fornite alternative di pari livello. Giaccherini, Ounas e Pavoletti insegnano… “.
Fonte: Il Roma
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