Dall’1 febbraio è aperta al MUDEC di Milano la mostra Frida Kahlo. Oltre il mito, dedicata all’artista messicana Frida Kahlo de Rivera, vissuta tra il 1907 e il 1954 e diventata un’icona.
FRIDA OLTRE IL MITO
L
a vita, il dolore, l’incidente e l’amore legano le oltre cento opere di Frida Kahlo, tra quadri, fotografie e disegni, molti dei quali mai esposti prima in Italia. Il curatore della mostra Diego Sileo ha voluto dare una nuova lettura dell’opera di Kahlo, da sempre interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o come una sorta di psicoanalisi amatoriale, consegnando così la figura di Frida al mito. Fino ad oggi infatti la maggior parte delle mostre su Frida Kahlo si sono infatti limitate ad analizzare i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, il tragico incidente d’auto avvenuto quando aveva 18 anni e la sua tragica lotta contro la malattia.
LA MOSTRA
La mostra raccoglie oltre 70 dipinti, 150 foto e 50 disegni, opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, insieme a prestiti di diversi musei internazionali. Ci sono poi materiali inediti provenienti dall’archivio scoperto nel 2007 di casa Azul, la dimora dell’artista e di Diego Rivera, e da quelli della nipote Isola Kahlo, dell’ex fidanzato Alejandro Gomez Arias e dello scrittore Miguel N. Lira.
Ad aprire la mostra il disegno «Le apparenze ingannano», dove l’artista si ritrae con un abito trasparente, che lascia vedere la sua fisicità martoriata, solitamente nascosta da ampie vesti. A chiuderla, 16 fotografie in bianco e nero scattate nel bagno di casa Azul, con i bustini, le stampelle e le protesi di Frida. In mezzo, un allestimento tematico, legato allo spirito della pittrice che l’ha resa – oggi più che mai – un’ icona.
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