Eseguita dalla Polizia di Stato la misura cautelare a carico di trentunenne messinese che metteva in vendita oggetti online senza poi spedirli.
La Squadra Mobile della Questura di Messina ha eseguito ieri la misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Messina, a carico di un trentunenne messinese resosi responsabile del reato di truffa.
Le indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di ricostruire un numero allarmante di episodi di truffa messi in atto dal trentunenne in un arco temporale che va dal 2018 sino a pochi mesi fa.
Episodi che si sono ripetuti nel tempo con le stesse modalità : il truffatore metteva in vendita oggetti di vario tipo sui principali portali di e-commerce, stabiliva un contatto con l’acquirente, concordava le modalità di pagamento ma, al momento del saldo, non inviava alcunché rendendosi irreperibile.
Riusciva così a farsi pagare somme ingenti, dai 400 ai 1000 euro circa, per oggetti quali borse griffate, telefonini, elettrodomestici, persino attrezzi per la pesca, in realtà mai esistiti o quantomeno mai recapitati alle vittime della truffa.
span style="color: #800080;">Suggerimenti
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Molti utenti che acquistano online, sono spesso attirati da prezzi di tutta evidenza troppo vantaggiosi, non considerano che dietro possa esserci una truffa.
Vi sono delle piattaforme di vendita online che invece non solo garantiscono la qualità della merce in vendita, ma soprattutto hanno un servizio di restituzione del denaro anche nel caso di non soddisfazione dell’acquirente.
Affidarsi pertanto a sconosciuti che con l’inganno allettano i potenziali clienti è sempre un rischio.
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