Nelle prossime ore l’atmosfera si manterrà in una sorta di stallo, in attesa di qualche forte temporale che potrà nuovamente colpire almeno 4 regioni. Le zone a rischio.
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- Meteo: prossime ore di stallo, ma entro stasera forti temporali
- Meteo: prossime ore di stallo, ma entro stasera forti temporali / Cristina Adriana Botis / Redazione
Meteo: prossime ore di stallo, ma entro stasera forti temporali
È notizia di poche ora fa che un devastante tornado ha mietuto vittime, provocato distruzione e ferito centinaia di persone nel sud-est della Repubblica Ceca.
Le trombe d’aria (o tornado) sono fenomeni meteorologici altamente distruttivi: tra tutti i vortici atmosferici sono quelli a più alta densità energetica o potenza sprigionata e nell’area mediterranea rappresentano il fenomeno più violento verificabile, sia pure con frequenza non elevata.
Cerchiamo di capire perché possono formarsi anche nel nostro Paese e quali sono le aree d’Italia più a rischio.
Nell’immaginario popolare le trombe d’aria sono fenomeni meno forti rispetto ai tornado: in realtà i due termini sono assolutamente dei sinonimi; l’unica differenza è data dal fatto che la parola tornado è usata soprattutto negli Stati Uniti (twister) mentre in Italia è più tipico utilizzare tromba d’aria.
Sono generalmente associati a temporali estremamente violenti (supercelle), possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche fino a 500 km/h.
Per la misurazione dell’intensità dei tornado viene utilizzata la Scala Fujita che varia dal grado 0 (debole) al grado 5 (catastrofico).
COME NASCONO LE TROMBE D’ARIA (o TORNADO)?
Il processo di formazione di una tromba d’aria è legato a caratteristiche atmosferiche particolari. Le condizioni propizie per la formazione di cumulonembi si trovano negli ambienti fortemente instabili, caratterizzati da venti variabili (Windshear) a seconda dell’altezza e dalla presenza di una massa di aria calda e umida, sovrastata da una fredda e secca, che sollevandosi e condensandosi dà origine a forti temporali.
I tornado possono originarsi in qualsiasi tipo di sistema temporalesco, ma quelli più violenti si originano da temporali particolarmente intensi, come le super celle.
LE AREE A RISCHIO IN ITALIA
Nella nostra penisola la regione più a rischio è il Veneto, a seguire vengono Lombardia, Friuli, Piemonte, Emilia e Liguria, poi Toscana, Lazio, Sicilia, Campania e Puglia, specie il Salento.
E proprio nelle giornate diVenerdì 2 Luglio, Sabato 3, Domenica 4 e Lunedi 5, andrà prestata la massima attenzione soprattutto sulla Pianura Padana, a causa dell’arrivo di un’irruzione di aria più fredda che potrebbe dar vita a fenomeni a tratti anche molto intensi.
EVENTI DISTRUTTIVI
Anche in Italia, come in Europa, abbiamo avuto dei precedenti davvero tragici nella storia, a causa del passaggio di devastanti tornado che, percorrendo oltre 70/80 km (come i tornado negli USA), hanno cagionato un gran numero di morti e feriti.
Il primato spetta al tornado che si è abbattuto sulla provincia di Treviso, il 24 Luglio del 1930. Il tornado, per alcuni classificato un F-4, F-5, danneggiò il paese e la chiesa del comune di Volpago del Montello proseguendo poi per il trevigiano, dove cagionò la morte di almeno 23 persone.
Correlazione col CLIMA, la temperatura dei mari e prospettive FUTURE
Un recente studio del CNR ha messo in relazione l’aumento della temperatura dei mari specie il Mediterraneo causato dal riscaldamento globale, con l’aumento statistico di fenomeni estremi come tornado o Trombe d’aria, affermando che un aumento di 1°C medio della temperatura del mare può provare eventi disastrosi.
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