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Castellammare di Stabia

Mertens che gol, uno schiaffo alla stanchezza!

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Due gol e mezzo stendono il Genoa

Mercoledì sera, decimo turno di Serie A. Siamo al minuto numero 30 della gara tra GenoaNapoli allo stadio ‘Marassi’: gli azzurri vanno a segno per la seconda volta portandosi in vantaggio. A firmare il gol del sorpasso è lo stesso calciatore che aveva risposto al momentaneo vantaggio rossoblu firmato Taarabt: Dries Mertens.

I

l n°14 azzurro batte per la prima volta Perin con una “semplice” punizione, come lui ci ha abituati. La seconda realizzazione è un vero e proprio capolavoro, un’opera d’arte con la firma dell'”artista” belga.
Lancio di Diawara, aggancio di suola del ‘falso nueve’ partenopeo che, in meno di un secondo, calcia verso la porta, indirizzando il pallone verso l’unico punto tra i pali in cui l’estremo difensore del Grifone nulla poteva.

 

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DOVEVA ESSERE STANCO
In molti, soprattutto tra la stampa e parte dei tifosi napoletani, sostenevano che il folletto belga dovesse riposare. “Ha giocato tanto, troppo” – dicevano – “Non è un marziano”“Nun c’ a fa chiù”. Queste erano le parole che si sentivano girando per le strade, per i bar e qualsiasi punto di ritrovo di Napoli e provincia. Tutti avevano dato colpa a questa presunta stanchezza per l’errore dal dischetto di Manchester contro il City che avrebbe riaperto la gara già dal primo tempo (…e poi chissà). Dries ha voluto smentire tutti, ha voluto dimostrare che lui non conosce la parola ‘stanchezza’, ha voluto dimostrare che può fare la differenza in qualsiasi partita. E che quella di Manchester è stata soltanto una “giornata no”.
Ha giocato tanto, è vero, ma di stancarsi proprio non ne ha voglia!

IN PRECEDENZA
C’è un gol che ai tifosi partenopei non farà piacere ricordare. Era il 2 ottobre 2013 quando al “San Paolo” arrivò il Sassuolo (neanche a farlo di proposito, prossimo avversario dei partenopei… ogni scongiuro è consentito) e al 20′ della prima frazione di gioco Zaza riuscì, da una posizione più o meno simile, a battere Reina infilando la palla sotto la traversa. Gol che regalò il pareggio agli uomini di Di Francesco (allenatore del Sassuolo 2013/14).
Un altro esempio è il gol di Totti che nella stagione 2006/07 , sempre a ‘Marassi’ ma contro la Sampdoria, colpì di prima un pallone alto arrivato dalle retrovie che si insaccò alle spalle di Berti.
Più recente è il gol messo a segno nell’ultima giornata di Champions League disputata tra Chelsea e Roma, in cui un lancio di Fazio serve Dzeko che si coordina e di sinistro, senza far toccare terra alla palla, trafigge Courtois.

a cura di Michele Avitabile

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