O
ggi, al Parlamento del Regno Unito, ci sarà il voto di fiducia su Theresa May ed intanto, Margaritis Schinas, portavoce della commissione europea, fa sapere già che l’accordo non può essere rinegoziato e dice: ora sta al Regno Unito dire cosa vuole fare. Aspettiamo di sapere da loro quali sono i prossimi passi.
Anche Angela Merkel fa sentire la sua voce e, in merito alla bocciatura della Brexit da parte del parlamento britannico, dice: “Abbiamo ancora poco tempo per trattare, ma adesso la premier britannica deve fare una proposta” ed aggiunge: “Cerchiamo di trovare una soluzione ordinata ma siamo anche preparati all’opzione che una tale soluzione ordinata non ci sia”
Intanto, all’interno della Camera dei Comuni, durante il dibattito in corso sulla fiducia di stasera c’è stata polemica tra il leader dei progressisti ed il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, che ha detto che qualsiasi altro primo ministro britannico si sarebbe già dimesso di fronte all’entità della disfatta subita ieri dal governo.
“Il governo ha fallito, restituisca la parola al Paese”, ha detto Corbyn, sollecitando l’approvazione della mozione di sfiducia e la strada di elezioni anticipate, ma il Partito Conservatore britannico, ad ora, si è comunque ricompattato dietro Theresa May per il voto sulla mozione di sfiducia presentata da Corbyn. Lo ha confermato Jacob-Rees Mogg, capofila dei brexiteers ultrà ribelli, assicurando che, al contrario di quanto accaduto ieri sulla Brexit, anche lui voterà oggi per la fiducia. “Non ho sentito di un solo deputato Tory intenzionato a non sostenere” stasera Theresa May, ha detto alla Bbc, riecheggiando le rassicurazioni fatte fin da ieri sera pure da Boris Johnson.
Anche Arlene Foster, la leader degli unionisti nordirlandesi, il partito che, di fatto, tiene in vita il governo May, ha detto che voteranno contro al sfiducia per “dare al governo lo spazio per elaborare un piano”.
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