Lo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni, ha incontrato gli studenti dell’ITI “Renato Elia” di Castellammare di Stabia.
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uesto pomeriggio l’autore Maurizio De Giovanni ha incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Renato Elia” di Castellammare di Stabia.
Un incontro fortemente voluto dagli studenti che nel corso dell’anno hanno letto e apprezzato i romanzi dello scrittore napoletano.
Con l’esecuzione di “Summertime” di George Gershwin, brano presente nel romanzo “Souvenir”, si è dato avvio all’evento. Fulcro del dibattito è stata la domanda provocatoria “Perché leggere”. Una domanda a cui De Giovanni ha risposto con queste parole: “La lettura è fondamentale, insegna ad immaginare. Immaginare a sua volta aiuta a pensare. Pensare aiuta a capire, ad essere critici. Leggere serve a pensare”.
La parola è poi passata agli studenti che hanno fatto domande sui romanzi e sulla vita di De Giovanni.
De Giovanni ha voluto chiudere l’incontro leggendo un brano sul terremoto che il 23 novembre 1980 colpì la Campania. Un brano che ha lasciato la platea con gli occhi lucidi.
Conclusa la presentazione è stato eseguito il brano “Se mi incontri”, con cui gli studenti hanno vinto il concorso “Unisa Orienta” organizzato dall’università di Salerno.
A margine dell’incontro la preside dell’Istituto Tecnico Industriale Renato Elia Giovanna Giornado, e la professoressa Matrone, promotrice dell’incontro, sono intervenute ai microfoni di ViViCentro, illustrando il “progetto lettura” e come è nata la passione verso i romanzi di De Giovanni negli studenti.
Queste le parole della D.S. Giordano “L’idea principale del progetto è quello di avvicinare i giovani alla lettura. Un avvicinamento che può essere fatto tramite la lettura dei classici o anche attraverso la lettura dei testi contemporanei, che sono più vicini alle situazioni che vivono i nostri ragazzi. La scelta è ricaduta su Maurizio De Giovanni perché gli studenti che hanno partecipato alla presentazione di un suo romanzo che si è tenuta a Castellammare l’anno scorso. Gli studenti, sono rimasti colpiti e spontaneamente si sono avvicinati alla lettura del primo testo. Per essere più precisi le prime pagine del primo testo sono state per così dire “imposte”, ma poi gli studenti si appassionati. I ragazzi si sono affezionati a questi testi, forse perché De Giovanni è vicino al loro mondo, e ciò li ha avvicinati alla lettura. Da questa passione è nata poi la voglia di incontrare l’autore di questi romanzi”.
Queste le parole della professoressa Matrone: “L’idea era di trovare un autore che potesse avvicinare gli studenti alla lettura e Maurizio De Giovanni è un autore vicino ai giovani, che sa parlare la loro lingua. De Giovanni nelle sue storie tratta tematiche in cui i giovani si rispecchiano, infatti quanto abbiamo iniziato la lettura in classe si è creato un clima di partecipazione” – continua spigando il retroscena con cui si è riusciti a convincere l’autore a prendere parte a questo incontro – “Ci siamo riusciti con il sorriso, De Giovanni è una persona che non da nessun peso alle cose materiali, ma da un peso enorme ai sentimenti”. Conclude spiegando il motivo per cui è stato scelto De Giovanni: “Abbiamo scelto Maurizio, perché volevamo un’immagine di Napoli lontana dalla camorra e dai problemi che sono sotto gli occhi di tutti”.
a cura di Antonio Gargiulo
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