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Castellammare di Stabia

Matrimonio in verde-nero: asse tra CasaPound e Salvini?

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Mancano pochi giorni al voto ed il Circo Barnum dell’italiotica politica scende in pista per celebrare un nuovo (antico) matrimonio in verde-nero, e lo fa ancora con nani e ballerine (come ai bei tempi del fu cavaliere).

O

ggi però alcuni trapezisti e giocolieri di punta, in campo per il matrimonio in verde-nero, sono cambiati. Oggi nel repertorio (ri)compare un antico duo: Salvini-Casa Pound.

  1. Entra in pista Casa Pound e si dichiara pronta a sostenere un governo con Matteo Salvini premier.
  2. Arriva Salvini e, mollando rosario e Vangelo, fa una bella capriola e apre al dialogo.

Ma, del resto, quello tra Salvini (Lega) e Casa Pound è una storia che parte da lontano. Un matrimonio di quelli fatti di viaggi di nozze e litigi, tradimenti e grandi abbracci.

Senza andare troppo indietro nel tempo, basta guardare a soli due giorni fa, la giornata delle grandi manifestazioni. Tutti in piazza, destra e sinistra. Tutte con i loro centri ed ali più o meno estreme.

In questo contesto, ovviamente, non mancavano ne Lega ne Casa Pound. Non potevano mancare. Come non potevano mancare doppi e tripli salti mortali per poter poi dire di essere in testa. Ed in questo si era molto distinto proprio il Salvini che non esita a presentarsi, sul palco a Milano, con tanto di cravatta, corredato di rosario e Vangelo.

Il tutto, chiaramente, messo in campo per “asfaltare” gli altri, tra cui, a stretto contatto, Casa Pound. E c’è da dire che, a trionfare, è stato Matteo Salvini con un comizio che ha attirato 15mila partecipanti contro le 1.500 persone presenti al presidio “antifascista e antirazzista”. Ed anche con CasaPound il confronto è iniquo visto che, per essa, sono scesi in corteo 200 simpatizzanti.

Ma da allora sono passati due giorni, tempo astrale in politica.

Oggi, per le acrobazie politiche alle quali siamo ormai assuefatti,  non fa minimamente strano leggere le agenzie che segnalano l’interesse di Casa Pound per un governo «sovranista» a guida leghista con Salvini premier e Bagnai all’economia:

«Se ci porta fuori dall’euro e dall’Unione Europea e blocca l’immigrazione, siamo pronti a sostenerlo. Dovrebbe essere un governo che non ha Tajani premier e Brunetta all’economia, ma Salvini premier e un Bagnai all’economia»

e nemmeno stranisce dover annotare il fatto che Salvini non disdegna per niente questo messaggio d’amore e, appoggiando in panchina rosario e Vangelo, va a socchiudere la porta e, di fatto, la lascia aperta considerando che risponde con un:

«Mi occupo di Lega e di centrodestra, lavoro perché gli italiani scelgano un governo di centrodestra a guida leghista. Tutto quello che accade fuori non mi interessa. Non vedo l’ora di essere messo alla prova, poi dal 5 marzo incontrerò tutti».

In pratica il classico aforsima: chi vuole intendere inTenda (egli altri all’aperto!) che, tradotto per l’abbisogna, suona come: caro elettore di CasaPound, se non vuoi sprecare il suo voto, c’è la Lega nazionale. Poi ci sentiremo.

E questo è! Che dire:

vivicentro.it/OPINIONI

lega nord

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