Il recente Massacro in Israele ha scosso il mondo. Con oltre 1000 morti e 500 ostaggi, Hamas minaccia, e Netanyahu dichiara guerra. In questo contesto, la comunità globale è chiamata a intervenire e cercare una soluzione per porre fine alla violenza in corso.
Tragedia e Tensione in Medio Oriente
Riceviamo e pubblichiamo: ‘Atrocità filistee’ di Alan Davìd Baumann
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n tragico evento ha scosso Israele, con oltre 1000 morti e più di 500 ostaggi temuti. Hamas ha minacciato: “Tremerà la terra”, mentre il primo ministro Netanyahu ha dichiarato la guerra, la prima dal 1973.
Il raid su Gaza ha portato alla distruzione della torre simbolo.
L’esercito israeliano ha preso di mira il quartier generale di Hamas.
L’agonia degli israeliani vittime di questa aggressione cresce ora dopo ora, e aumentano le aspettative di una risposta decisa per affrontare la radice del problema nella Striscia di Gaza.
Prima di affrontare la “fase due” e il “prezzo immenso” promesso da Netanyahu, Israele deve completare la “fase uno”, che mira al ripristino del controllo e della sicurezza nel territorio ebraico. Le testimonianze drammatiche delle ultime ore rivelano l’orrore della situazione, compresa la strage di giovani durante un rave.
La comunità internazionale sta reagendo, con la premio Nobel Shirin Ebadi che accusa gli ayatollah di cercare di distruggere Israele, tenendo in ostaggio l’Iran e il mondo. L’ex premier italiano Matteo Renzi considera questo un colpo al disgelo con Bin Salman e sottolinea la necessità di tempo per il ritorno al dialogo.
Anche l’Italia sta cercando di mediare nella crisi, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che si prepara a incontrare il presidente Al Sisi per evitare un’escalation.
Questo drammatico evento richiede attenzione globale e sforzi diplomatici per cercare una soluzione pacifica.