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Castellammare di Stabia

Marketing territoriale: noto ovunque; sconosciuto a Castellammare

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Marketing territoriale, questo sconosciuto! Nel corso degli ultimi giorni, a Castellammare, sono stati installati dei nuovi dispositivi di pagamento per la sosta nelle strade cittadine.

N

ulla da eccepire se non fosse che, al momento del pagamento, compaiono sul display foto di località campane, turisticamente molto rinomate e indubbiamente più conosciute della nostra città.

IL CASO

La domanda che gli operatori turistici stabiesi (e anche i cittadini) si pongono è la più scontata:

perchè non sono state inserite, ad esempio e solo per indicarne una minimissima parte, immagini

  1. delle nostre “Ville di Stabia”,
  2. del “Museo Archeologico Libero d’Orsi”,
  3. della Cattedrale
  4. del Museo Diocesano,
  5. dell’ “Amerigo Vespucci” che tutto il mondo ci invidia?

Questo non è un episodio singolo se si pensa che alla stazione della Circumvesuviana di Piazza Unità d’Italia venivano distribuiti gli orari dei treni su piccoli depliant pubblicitari di ristoranti di altre città.

E non basta! Gli utenti che usufruivano di alcuni parcheggi cittadini ritiravano i ticket di pagamento con le immagini addirittura dei comprensori sciistici delle regioni del Nord Italia.

Tutto questo non fa altro che rafforzare l’idea che già avevamo espresso in altre occasioni: l’importanza di una strategia di comunicazione e marketing territoriale.

Senza entrare nel merito dei motivi per cui i turisti italiani e stranieri scelgono Castellammare, la riflessione da fare è che, una volta arrivati in città, vengano anche invogliati a visitare i nostri scavi, le nostre chiese, i nostri musei oltre alla classica passeggiata sul Lungomare.

Basta poco che ce vo’

Se qui, ora, ci fosse Giobbe Covatta direbbe: Basta poco che ce vo’, ed avrebbe ragione anche in questo pur se poi, alla fin fine, quel “poco” sta ad indicare serietà, competenze e voglia di fare.

E non sono cose da poco, ne da tutti visto che, a Palazzo Farnese, sembrano articoli da tempo, troppo tempo, purtroppo esauriti.

Esauriti e non solo, visto che appaiono essere anche sconosciuti ai più in Città dato che non ne tengono conto quando ASSUMONO i nostri delegati (dal sindaco all’ultimo consigliere) con l’incarico di BEN GOVERNARE la Città e le sue ricchezze.

Sia chiaro, non è che ogni Cittadino dovrebbe pretendere che a Palazzo Farnese siano ASSUNTI dei geni, oltretutto tuttologhi, ma che abbiano coscienza dell’incarico che andranno ad assumere e, soprattutto, delle loro – ovvie ed immancabili – limitazioni in qualcosa sì.

Ne consegue che devono avere, quindi, quantomeno mente aperta, e coscienza, per ammetterlo a partire da se stessi.

Ciò comporterebbe che sapranno di aver necessità di aiuto, di esperti,  e, in mancanza in giunta, sapersi guardare attorno alla ricerca di un adeguato supporto.

COME RIMEDIARE!

Per il quanto in questo articolo, ad esempio: per il Marketing territoriale,

se non c’è almeno un esperto di suo nei componenti la squadra alla guida della Città, com’è evidente che è, che almeno sappiano di aver bisogno di aiuto e sappiano guardarsi intorno perché, il non farlo, questo si che sarebbe (ed è) assolutamente inaccettabile.

Inaccettabile perché non si può lasciar passare l’inattività e l’insipienza di non saper nemmeno guardarsi intorno, finanche sul proprio territorio, alla ricerca di adeguato supporto sul come operare per saper ben “vendere”  la propria Città e le sue ricchezze.

Se così fosse, si eviterebbe anche, nel contempo, di spargere sale sulla piaga promuovendo altri luoghi (vicini e lontani) e, colmo dei colmi, farlo a spese della Città, indi dei cittadini stabiesi.

Sempre nel merito del Marketing territoriale, ci risulta che in loco, ad esempio e tento per fare un nome, c’è ed è ben attiva, la A.ST.A.R (Associazione Stabiese Attività Ricreative) che, interpellata, così ci scrive:

“La nostra Associazione, da sempre, si impegna per far conoscere la città e i suoi tesori tanto da aver realizzato un sito promozionale con itinerari paesaggistici, culturali e anche enogastronomici.

Per il marketing territoriale si potrebbe utilizzare parte dei fondi dell’Imposta di Soggiorno che  “il relativo gettito – come si legge nell’articolo 4 del D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23 – è destinato a finanziare interventi in materia di turismo.

Ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.

Dei fondi del 2021 ancora non si hanno notizie, così come non si hanno notizie riguardo la nuova segnaletica turistica che era stata programmata con la scorsa Amministrazione e dell’Info-Point che doveva essere realizzato all’interno del chiosco in Villa Comunale nei pressi di Piazza Giovanni XXIII.

Intanto un’altra stagione sta per iniziare, la stagione della ripresa post pandemia e sarà sicuramente un’altra stagione come le precedenti.

Aspettando tempi migliori ci auguriamo che la prossima Amministrazione che governerà la città capisca l’importanza del confronto e della collaborazione con le Associazioni e gli operatori del settore turistico”

E questo è!

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Stanislao Barretta / Redazione


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