span style="font-family: Arial, sans-serif;">In tutto il mondo, andare al mare a prendere il sole in spiaggia è gratis, e si paga solo il noleggio di ombrelloni-sdraio, se richiesto! In Italia no! La situazione italiana dal punto di vista dell’uso del demanio marittimo è una vera e propria anomalia.
La forte privatizzazione degli arenili voluta dalle lobby dei balneari, e consentita dalla politica accondiscendente, ha portato sempre più a dimenticare che, comunque sia, si tratta di concessioni pubbliche di terreno vincolato e protetto che noi (lo Stato) abbiamo dato in concessione a privati per realizzare limitate strutture per la balneazione, cabine, bagni ecc., fornire servizi e mantenere pulito e fruibile l’arenile.
Questo è il vero oggetto intrinseco nelle concessioni e se solo chi concede le concessioni (Capitanerie di Porto e Comuni) si facesse poi anche carico di verificare che non ci siano abusi, non si avrebbe, a cascata, che il non controllo sia male interpretato e preso per lassismo e quindi come un “fate come vi pare”.
Tale senso di “impunità” e di “tutto poter fare” come se si fosse ricevuto una “concessione di proprietà” e non di “presa in cura” di un bene pubblico, porta poi a non tener conto anche di qualsiasi altra legge o regolamento ed alimenta la bramosia di fare ciò che si vuole senza curarsi nemmeno di quisquiglie come confini; men che meno del concetto stesso di battigia ecc ecc.
E le cose peggiorano di anno in anno nonostante che, nel merito, si sia legiferato. E più volte!
Ad esempio, l’Art. 1, comma 251, legge 296/2006 (confermata e riconfermata poi a più riprese) stabilisce che “è fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.
Purtroppo sembra che il rispetto di tale legge, ed altre normative nel merito, a nessuno interessi il che – sempre più – ha portato i cittadini a doversi accontentare, per poter godere del diritto di andare al mare senza pagare un biglietto d’ingresso, di pezzi di “spiagge” sempre più esigue (e disagiate).
E questo è il quanto da anni accade senza che ne Capitanerie di Porto, ne Comuni, intervengano per verificare che le “concessioni” siano rispettate per quello che sono:
concessioni date a privati per realizzare limitate strutture per la balneazione, cabine, bagni ecc., fornire servizi e mantenere pulito e fruibile l’arenile.
“Concessioni di Servizio” quindi e non di “Proprietà” ma, come già scritto, a nessuno sembra interessare e quindi, anche quest’anno, con l’arrivo dell’estate, ovunque proliferano soprusi e “appropriazioni indebite” di bene pubblico sottratto ai legittimi ed unici proprietari, i cittadini.
E Castellammare di Stabia, con tutta la sua lunga fascia costiera (e balneare) non sembra essere esente da questi abusi e malcostume.
Un primo esempio ci è stato segnalato (vedi video a seguire) da cittadini che si recano alla spiaggia libera del Rione CMI compresa tra il Lido Desio e Sportlandia:
“Si sono presi tutto lo spazio” si lamenta un cittadino, perché le due strutture hanno iniziato i lavori di ampliamento, riducendo di fatto la spiaggia libera. Addirittura è stata bloccata la discesa che consente l’accesso sul tratto di spiaggia.
“Ogni giorno si prendono un pezzo di spiaggia, e noi cittadini del Rione chiediamo che ci venga lasciata questa spiaggia libera – continua, ai nostri microfoni, una cittadina – l’abbiamo messa noi in ordine, con i nostri soldi”.
A questa situazione di disagio, va aggiunta – rimarchiamo noi – la promessa non mantenuta, che prevedeva una percentuale di sconto a favore dei cittadini stabiesi che usufruiscono dei lidi privati.
A questi cittadini, come a tutti gli altri, per quanto può competerci, abbiamo dato spazio ed altro ne daremo ancora qualora loro ed altri – anche in altri luoghi – avessero altre rimostranze, dimostrabili e documentabili, da sottoporci.
Intanto, oltre a rimarcare quello che è un diritto sancito per legge, possiamo indicare e fornire, a tutti, un modello tipo per la segnalazione di abusi non solo contro i diritti dei cittadini, ma anche contro l’ambiente, come ad esempio abusi edilizi, scarichi fognari ecc.
Al Sindaco del Comune di …
Al Comandante della Capitaneria di Porto di …
Al Comandante dei Vigili Urbani di …
Al Comando dei Carabinieri di …
Il Sottoscritto … nato/a … il ../../.. e residente a ……. in via ……. segnala/denuncia che il giorno … alle ore … presso la spiaggia libera /lo stabilimento … sito a … ha riscontrato la seguente violazione della normativa in vigore sulle aree demaniali marittime:
(* vedi sotto, a seguire, alcuni suggerimenti tra i casi più ricorrenti e riscontrabili)
Chiedo pertanto ai sensi della legge 241/90 e successive modificazioni di essere informato in merito ai provvedimenti che eventualmente scaturiranno dalle iniziative degli organi in indirizzo ed in ogni caso quali provvedimenti intendano adottare in caso di riscontro delle violazioni indicate per impedirne il reiterarsi.
Chiedo infine che venga applicato l’art. 47 del codice della Navigazione nel caso di gravi e reiterate violazioni delle norme e delle leggi dello stato in materia di concessioni demaniali marittime.
Data ………………
Firma Indirizzo e telefono per la risposta
…………………………………………………………..
* Si riportano a titolo esemplificativo alcune delle situazioni più frequenti segnalate da Legambiente e da riportare nello spazio delle motivazioni!
• Dove prima c’era uno spazio adibito a spiaggia libera ora è scomparso – o è notevolmente ridotto – perché assorbito dall’adiacente – o dagli adiacenti – stabilimento/i balneari in regime di concessione balneare (allegare foto)
• L’accesso allo spazio usufruibile come spiaggia libera è stato ostruito – o spostato – o reso inagibile o molto disagiato (allegare foto)
• Volevo entrare gratuitamente per raggiungere il mare come previsto dalle norme in vigore, ma non mi è stato consentito (specificare da chi) con le seguenti motivazioni e il seguente comportamento ……………………………….
• Volevo entrare per raggiungere il mare come previsto dalle norme in vigore, ma mi è stato richiesto (specificare da chi) il relativo pagamento di un biglietto di ingresso……………………
• Volevo stazionare temporaneamente per fare un bagno, sulla battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, ma seppure non in possesso di oggetti strumentali alla balneazione (sdraio, ombrellone) se non un telo da mare, mi è stato vietato.…
• Volevo andare a fare una passeggiata in spiaggia ma non c’era possibilità di entrare perché tutti gli ingressi erano chiusi e non c’era nessuno a cui rivolgersi ……………….
• Non era presente, come prevista dalle norme in vigore, la sorveglianza a mare, ovvero era carente di …………………
• La spiaggia era sporca per la presenza di rifiuti di tipo ………..
• Non c’era il passaggio attrezzato per disabili in aperta violazione della normativa vigente e non sono potuto andare al mare.…
• È in corso di costruzione un’immobile su area demaniale. Si chiede di intervenire al fine di adottare tutti quei provvedimenti necessari a impedire che il danno ambientale venga portato ad ulteriori conseguenze.…
• Si segnala la presenza di scarico fognario che versa direttamente a mare. Si chiede intervento per adottare i provvedimenti previsti dalla legge ……………
• Sono stato obbligato a non posizionare la mia sdraio o / a posizionarla in posti a me sgraditi o / a noleggiare la sdraio o l’ombrellone
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