span style="color: #222222;">Sergio Marchionne è ricoverato in terapia intensiva a Zurigo in una condizione che viene definita irreversibile. Il nuovo ad di Fca, Mike Manley, è già al lavoro a Torino e la parola d’ordine al Lingotto è continuità.
John Elkann scrive ai dipendenti:
“Sergio ci ha insegnato ad avere coraggio, a sfidare lo status quo, a rompere gli schemi e ad andare oltre a quello che già conosciamo”.
“Chi ha lavorato con Marchionne era impressionato dalla sua autorevolezza, che i critici bollavano come “arroganza”, per capire poi che era smania per i dettagli, mattoni della sua strategia finale” scrive Gianni Riotta ricordando come fosse ammirato dai due presidenti statunitensi Barack Obama e Donald Trump.
In un’intervista a La Stampa l’ex premier Matteo Renzi racconta il suo rapporto fatto di alti e bassi con l’ex ad di Fca:
“Ci siamo sempre detti le cose in faccia. A me è servito molto per crescere. Se avevo dubbi su come approcciare i mercati globali, era uno a cui telefonavo per un consiglio”.
“L’uomo che ha contribuito potentemente a mantenere in vita l’industria italiana dell’auto (e con essa gran parte della meccanica) rilanciandola in un contesto globale, non potrà partecipare alle nuove sfide ed è certamente un vero peccato” commenta Mario Deaglio.
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