Marano al voto, ma torna l’incubo del voto di scambio: fermate due persone
La città di Marano torna oggi al voto dopo oltre due anni di commissariamento. Urne aperte dalle 7 alle 23 nelle 50 sezioni elettorali dislocate su tutto il territorio. Gli aventi diritto sono più di 46 mila. In campo, per una contesa che potrebbe far registrare un turno supplementare (l’eventuale ballottaggio è fissato per il 4 novembre), sei candidati alla carica di primo cittadino: Pasquale Albano, Rodolfo Visconti, Mauro Bertini, Rosario Pezzella, Teresa Giaccio e Lorenzo Alfè.
Ma a urne ancora aperte non sono mancati i problemi: dopo una giornata all’insegna della tranquillità in quasi tutte le sezioni elettorali, è di poco fa la notizia dei due casi scoperti dalla polizia di Stato alla scuola Ranucci e alla scuola Amanzio. Uno dei due fermati dalla polizia, informa ilMattino, è un transessuale. La carta d’identità riporta che si tratta di un uomo, ma agli agenti che lo hanno pizzicato con la foto del voto si è qualificato come donna. Per quanto riguarda l’affluenza, alle 19 ha votato il 35 per cento degli aventi diritto. Alle 12, invece, poco meno del 15.
Marano è l’unico comune della regione chiamato alle urne, ma si voterà anche in altre cinque città del meridione: Tropea, Corleone, Rizziconi, Palazzo Adriano e Nicotera, tutte reduci da scioglimenti per mafia.
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