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Maradona e Higuain, la storia del calcio azzurro, ma quella rovesciata…

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Il nuovo record di gol italiano è stato assegnato

Era il 26 luglio del 2016, Gonzalo Higuain arrivò a Dimaro, chiamato da Sarri a gran voce: era un calciatore stanco e reduce da un finale di stagione negativo con due rigori sbagliati che costarono al Napoli la Champions e all’Argentina la Copa America. Nel ritiro azzurro c’era un nuovo allenatore, colui che in 295 giorni lo ha reso recordman della storia del calcio italiano. Sarri era al settimo cielo, appoggiò la mano sulla spalla del Pipita, quasi a cercare la realtà. Non era un sogno, era proprio lui! “Higuain ha potenzialità enormi e può ancora dare di più. Mi piacerebbe vederlo sorridere e divertirsi in campo”, era il monito del tecnico che forse aveva già capito dove ‘sfruculiare’ l’argentino. E aveva ragione: i gol non gli sono mai mancati, eppure Gonzalo continuava a portarsi addosso l’etichetta del grande attaccante che viene meno nei momenti più importanti. Sarri gli ha costruito intorno una macchina perfetta aggiungendo che “se non vince il Pallone d’Oro, è una testa di cazzo”. I gol sono arrivati sin dalla seconda giornata di campionato, con la doppietta alla Sampdoria per poi scalare la montagna alta 35 marcature e arrivare in cima collocando la bandiera azzurra con 36. Ha segnato in ogni modo, ha trascinato il Napoli nel Sogno, fino al pomeriggio di Udine, dove il ‘vecchio’ Higuain tornò a farsi notare: 4 giornate, diminuite poi a tre e record in bilico, così come la Champions azzurra raggiungibile con il secondo posto. Le tre giornate di squalifica gli hanno impedito di conquistare la Scarpa d’Oro, ma c’era un record in piedi da 66 anni da battere e Nordahl da raggiungere. Una rovesciata per riscrivere la storia sua e quella del calcio italiano. Dopo Maradona, Higuain: Napoli ha solo due Scudetti, ma può vantare il miglior giocatore della Storia e quelle del più grande Capocannoniere di ogni tempo.

Gonzalo Higuain ha vinto il premio come miglior giocatore della stagione assegnato da Vivicentro.it grazie ai 252 giornalisti italiani e stranieri che hanno votato e segue Josè Callejon e Manolo Gabbiadini nelle due precedenti edizioni.

a cura di Ciro Novellino

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