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antova ospiterà a Palazzo della Ragione una mostra dedicata al pittore russo fino al 13 gennaio.
La mostra nasce in concomitanza con il Festival della Letteratura, sempre più attrattivo per gli appassionati e ricco di eventi collaterali.
LA MOSTRA
La mostra, curata da Gabriella di Millia, presenterà 130 opere dell’artista. Tra queste spiccano i 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca che si affiancano ai dipinti e acquerelli del 1911-1918 e le acqueforti eseguite tra il 1923 e il 1939. I Teleri giungono in Italia in prestito dalla Galleria di Stato Tretjakov di Mosca e rappresentano la vera attrazione dell’esposizione. Attorno ad essi infatti verrà ricostruito l’environment del Teatro ebraico da camera, di circa 40 metri quadrati di superficie.
Un catalogo, edito da Electa, accompagna la mostra e racchiude le influenze esercitate sull’artista dai suoi soggiorni a Mosca, Vitebsk, San Pietroburgo e Parigi e l’ispirazione che il suo genio artistico ha rappresentato per letterati, artisti e poeti quali Guillaume Apollinaire, Blaise Cendrars, Paul Eluard, Ricciotto Canudo, Kurt Schwitters, Lionello Venturi, James Johnson Sweeney e Vladimir Nabokov.
LA CORRENTE ARTISTICA
Tra i più geniali poeti del Novecento, Chagall si è sempre ispirato alla vita popolare della Russia europea e i numerosi episodi biblici ritratti rispecchiano la sua cultura ebraica.
Le opere di Chagall, tra avanguardia e tradizione, si inseriscono in diverse categorie dell’arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti.
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