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Castellammare di Stabia

Manovra: quattro le priorità del governo

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Il via libera alla manovra per il 2018 evidenzia che le priorità del governo sono quattro: lo sblocco dei contratti pubblici (1,7 miliardi), il finanziamento con 338 milioni del taglio del cuneo fiscale per favorire le assunzioni di giovani con meno di 35 anni, la lotta alla povertà (2,7 miliardi in tre anni) e la competitività delle imprese (10 miliardi). Tra le novità anche detrazioni per giardini e terrazzi. Resta invece il superticket sulla sanità.

Le Misure del governo

Sono quattro priorità per il 2018. Disoccupati, lotta alla povertà, competitività delle imprese e rinnovo dei contratti pubblici

 Giovani  
 Doppio bonus assunzioni 

P

er i giovani neoassunti, il bonus sarà doppio. E anche se parliamo della legge di Bilancio 2018 los conto varrà anche per chi verrà contrattualizzato a novembre e dicembre. Nella manovra il governo ha infatti inserito due diverse misure: una per gli under 29 che potranno essere assunti con un contratto a tempo indeterminato col dimezzamento dei contributi per tre anni. E una seconda misura per chi ha tra i 29 e i 35 anni: in questo caso però è possibile godere della decontribuzione del 50 per cento per un anno e soltanto se si tratta del primo contratto a tempo indeterminato. L’età di chi potrà beneficiare dello sconto, come ha spiegato il governo, scenderà nei prossimi anni. Per il Mezzogiorno invece la decontribuzione destinata ai giovani senza lavoro tra i 16 e i 24 anni ed ai disoccupati da almeno sei mesi, sarà del 100% grazie all’uso dei fondi europei.

Previdenza  

Nessuno stop ai 67 anni, maglie più larghe per l’Ape social 

Sull’età pensionabile ieri Gentiloni è stato tassativo: «C’è una legge in vigore che il governo intende rispettare». Dunque nessuna deroga come chiedono da mesi i sindacati al meccanismo che, a fronte dell’aumento delle aspettative di vita, a partire dal 2019 innalzerà a 67 anni l’età per lasciare il lavoro. Ciò non toglie che si possano individuare alcuni strumenti per consentire ad alcune fasce di lavoratori di lasciare prima. In manovra, come ha spiegato il premier, «ci sono diverse misure, 3 o 4, che riguardano forme di incentivazione degli anticipi pensionistici attraverso l’Ape sociale».

Alcuni di questi interventi sono già stati messi a punto abbastanza in dettagli. Il più importante riguarda le donne, alle quali verrà concesso uno «sconto» sugli anni di contribuzione più forte di quello in vigore: da 3 mesi per ogni figlio si passa infatti a 6 mesi (i sindacati però chiedevano un anno), con un tetto massimo di due anni. Inoltre è previsto che possa accedere all’Ape sociale non solo chi è stato licenziato ma anche chi finisce un contratto a termine (a condizione che nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto abbia maturato 18 mesi da dipendente). Quindi viene stabilizzata e razionalizzata la Ria, la rendita integrativa temporanea anticipata.

Per i sindacati che ieri prima dell riunione del cdm hanno incontrato il ministro del Lavoro Poletti «sulla previdenza mancano molte risposte». E per quetso hanno ottenuto di aggiornare a data da destinarsi il tavolo di confronto. Come ha spiegato Susanna Camusso, infatti, Cgil, Cisl e e Uil non solo si aspettano che venga bloccato l’automatismo dei 67 anni, ma chiedono impegni precisi sulle pensioni dei giovani, sulla previdenza complementare e la gestione delle domande dell’Ape social. «Su tutto questo non ci sono risposte – hanno lamentato i tre segretari – e c’è grande distanza rispetto agli impegni assunti con la fase due».

Ricercatori  

Un posto per 1500  

Con la manovra 2018 verranno assunti oltre 1.500 ricercatori dell’università. «Dopo molti anni si tratta di linfa vitale alla ricerca segno che il paese può investire in capitale umano, il più importante di tutti» ha commentato Padoan. Per il ministro dell’Istruzione e dell’Università Valeria Fedeli questo è «un segnale forte. Accelerare gli investimenti in questo settore vuol dire avere una visione a lungo termine. Dopo tanti anni siamo tornati a investire sulle nuove generazioni. Un segnale concreto per l’oggi, un contributo importante per il domani del nostro Paese».

Nella Legge di Bilancio sono state inserite altre misure rivolte al mondo della scuola e dell’università: è stato infatti confermato l’impegno relativo agli scatti di anzianità dei docenti universitari come l’impegno di armonizzare le retribuzioni dei dirigenti scolastici con le altre figure della dirigenza pubblica».

Basket  

“Tam Tam”si salva così 

Non c’entra tanto col Bilancio, ma tant’è. Spunta anche una norma «salva-Tam Tam», la squadra di basket di Castelvolturno composta da giovani immigrati esclusa dai campionati giovanili. Viene consentito il tesseramento annuale anche ai minorenni extracomunitari non in regola coi permessi di soggiorno purché abbiano fatto 4 mesi di scuola.

Città e lotta allo smog  

Arriva un “bonus verde” per lavori nei giardini e nei terrazzi Arriva un «bonus verde» per rafforzare la guerra allo smog ed al tempo stesso abbellire le nostre città. La nuova misura inserita nella legge di bilancio, prevede in particolare una detrazioni del 36% per la «sistemazione a verde» di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere dai terrazzi ai giardini, anche condominiali. Il bonus varrà anche per le spese legate agli impianti di irrigazione nonché per i lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.

«Soddisfatto» per l’inserimento nella manovra di questa misura il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. «Misura positiva» la definisce il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci che però aspetta di leggere il testo «per valutare anche l’insieme delle misure per rafforzare il credito di imposta, l’ecobonus e il sismabonus. Per Coldiretti si tratta di «una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento», visto che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e che un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.

Il ministero dell’Agricoltura segnala poi che nel testo è prevista anche la nascita dei «Distretti del cibo», realtà che uniscono imprese agricole, agroalimentari e sociali per fare rete nello sviluppo del territorio. L’obiettivo in questo caso è quello «di promuovere l’integrazione delle filiere anche con le attività commerciali di prossimità e la crescita della sostenibilità». Vengono confermate infine l’agevolazione Iva per le carni e l’eliminazione delle tasse agricole con la cancellazione di Imu, Irap e Irpef per chi vive di agricoltura.

Sempre in tema di incentivi confermato anche l’ecobonus (finestre, caldaie, ecc) anche se dall’anno prossimo le detrazioni scende dal 65 al 50%.

Affitti  

Cedolare secca anche nel 2018  

La cedolare secca sugli affitti concordati, introdotta col Piano casa del 2014 ed in scadenza a fine anno, è stata confermata anche per l’anno venturo. Agenti immobiliari e associazioni del commercio ora premono sul governo perchè questa misura venga estesa anche ai negozi allo scopo di risollevare il mercato delle locazioni commerciali.

Nuovi poveri  

Altri 2,7 miliardi in tre anni per il reddito di inclusione 

Il governo rafforza la lotta contro la povertà aumentando gli stanziamenti destinati ad alimentare il nuovo Reddito di inclusione (Rei). Sul piatto di sono 600 milioni di euro in più per il 2018, che salgono a 900 nel 2019 ed a 1,2 miliardi nel 2020. Sul fronte delle politiche attive arriva invece l’assegno di ricollocazione anticipato, con accordo su base volontaria, durante il periodo di cassa integrazione. Chi trova un posto di lavoro prima dell’esaurimento della Cig può avere il 50% del residuo di cig (detassato sino a 9 mensilità), mentre per chi assume lavoratori in Cigs che partecipano a ricollocazione anticipata sono previsti sgravi al 50% per 18 mesi se il contratto è a tempo indeterminato e di 12 se è a tempo determinato.  

Impresa 4.0

Rafforzati gli incentivi. Piano da 10 miliardi di euro 

C’è la riconferma sia del super ammortamento per i beni ordinari (limato però al 130%) sia dell’iperammortamento al 250% destinato all’innovazione tecnologica. In aggiunta un credito d’imposta del 50% sulle spese destinate alla formazione digitale del personale ed un nuovo «fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività» destinato ad accrescere la competitività del sistema economico in chiave 4.0 che servirà a finanziare progetti di ricerca e a favorire il trasferimento dei risultati verso il sistema produttivo. «Tutto il pacchetto Impresa 4.0 è stato inserito nella manovra. Si tratta di più di 10 miliardi di finanziamenti a sostegno delle imprese che investiranno in innovazione» conferma il ministro dello Sviluppo Calenda.

Pubblico impiego 

Ok al rinnovo dei contratti  

Dopo tanti annunci la legge di Bilancio ufficializza la ripresa della contrattazione in tutta la Pa con l’obiettivo di assicurare aumenti medi mensili pari a 85 euro lordi per il triennio 2016-2018. «Impegno mantenuto. Si rinnovano i contratti per donne e uomini nella #PA come da accordo raggiunto il 30 novembre 2016» ha twittato ieri il ministro Madia.

vivicentro.it/economia
vivicentro/Manovra: quattro le priorità del governo
lastampa/Le Misure del governo PAOLO BARONI

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