b>Le novità principali della manovra finanziaria per il 2017 (l’ex legge di Stabilità) che ha appena ricevuto il sì del Governo nel Consiglio dei Ministri di oggi.
Il Governo vara la manovra: dalle pensioni ai concorsi all’addio ad Equitalia
Tutte le novità
26,5 miliardi per 6 capitoli, di cui il più importante è la competitività, sulla quale sono stati stanziati 20 miliardi in più anni. E ancora: addio definitivo ad Equitalia, assunzioni nella P.A., uscita anticipata con l’Ape e quattordicesima anche per le pensioni basse. Ma anche 600 milioni per la famiglia e 500 per la povertà. Sono queste le novità principali della manovra finanziaria per il 2017 (l’ex legge di Stabilità) che ha appena ricevuto il sì del Governo nel Consiglio dei Ministri di oggi.
Al termine, in conferenza stampa, il premier ha annunciato che oltre alla legge di bilancio è stato approvato un “dl che interviene sull’obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo”, oltre a intervenire sull’eliminazione degli studi di settore, con l’introduzione di un nuovo strumento di compliance, e su una serie di semplificazioni fiscali, il tutto in linea con la filosofia della stabilità per il 2017 “merito e bisogno, competitività ed equità” e “una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa”.
I dati sulla crescita dovrebbero attestarsi, a detta del presidente del consiglio all’1,1-1,2 e il deficit al 2,3 (vedi le slide #passodopopasso allegate). Quanto alle coperture, oltre a quelle derivanti dalla chiusura di Equitalia la manovra potrà contare sui 2 miliardi in arrivo dalla voluntary disclosure. Il tutto dovrebbe portare a scongiurare anche le famigerate “clausole di salvaguardia” congelate per il 2017 ma non per gli anni successivi.
Ecco, in pillole, le novità:
Imprese
Un miliardo (che arriverà dal fondo della presidenza del consiglio) per le piccole e medie imprese è quanto stanziato dal decreto legge ad hoc varato oggi. In manovra, invece, vanno gli aumenti per gli investimenti pubblici di 12 miliardi in 3 anni. Inoltre, sempre sul fronte imprese è previsto un abbassamento delle tasse: in particolare Ires dal 27,5 al 24% (in parallelo con l’introduzione dell’Iri con aliquota al 24%),
Pensioni e 14sime
Ammontano a 7 i miliardi stanziati per il pacchetto pensioni, per coprire la quattordicesima per le pensioni più basse e l’anticipo pensionistico già delineato nei giorni scorsi.
In particolare, i lavoratori più deboli (disabili, disoccupati e usuranti) potranno accedere all’Ape social senza penalizzazioni a partire dal primo maggio, mentre chi vi accede volontariamente potrà farlo “rinunciando a poco meno del 5%”.
Famiglia e povertà
Cinquecento milioni andranno al fondo povertà mentre 50 milioni al fondo non autosufficienza. 600 milioni invece sono stanziati per le famiglie. È un piccolo segnale dell’investimento – ha detto Renzi “su famiglia e figli che faremo nel 2018 con la modifica dell’Irpef”.
Assunzioni
Quasi 2 miliardi di euro sono destinati al rinnovo dei contratti pubblici atteso da tempo e a nuove assunzioni sia nelle forze dell’ordine che nella sanità. Ad aumentare sarà anche il fondo di sanità che sarà di 113 miliardi.
Terremoto
In arrivo 4,5 mld per Piano Casa Italia, avente ad oggetto la ricostruzione nei territori dell’Italia centrale interessati dal sisma del 24 agosto scorso.
Bonus condomini
Confermata l’estensione del bonus ristrutturazioni edilizie a condomini e alberghi. La dotazione complessiva sarà pari a 3 miliardi di euro.
Addio ad Equitalia
Ad essere confermato anche l’addio definitivo ad Equitalia che sarà portata all’interno del perimetro dell’Agenzia delle Entrate, consentendo la rottamazione delle cartelle, con la possibilità per i contribuenti di pagare i debiti senza interessi e sanzioni.
Dall’operazione sono attese entrate per circa 4 miliardi di euro.
Scuole
Un miliardo alle scuole, da destinare non solo per i decreti legislativi per la “buona scuola” ma anche per le paritarie e per quelle che, ha detto il premier, “hanno insegnanti di sostegno e – un – numero di disabili rilevante”.
Migranti
Non mancano interventi sui migranti, con la previsione di un contributo specifico di 500 euro “una tantum” per i comuni virtuosi che accoglieranno sul proprio territorio.
L’impegno finanziario per l’accoglienza migranti vale lo 0,2% e sarà fuori dal patto.
vivicentro.it/economia
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StudioCataldi/Il Governo vara la manovra: dalle pensioni ai concorsi all’addio ad Equitalia. Marina Crisafi
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