Manovra: “cerchiamo spazi per migliorare l’equilibrio” dice Tria, ma la Commssione chiede una correzione considerevole. Confindustria invita a concentrarsi sui contenuti. Il Governo italiano non firmerà il “Global migration Compact”. Questo IL PUNTO sulla giornata. Vediamone i dettagli:
Il ministro dell’economia Giovanni Tria dice che
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“La violazione delle regole europee avrebbe effetti negativi sulla crescita e sulla politica espansiva facendo aumentare il costo di finanziamento del debito”
spiegando che
“per questo stiamo valutando se si possono trovare gli spazi finanziari per migliorare l’equilibrio tra crescita e consolidamento dei conti senza rinunciare alle priorità ma”, ha aggiunto Tria, “non accettiamo lavorare in tema di politica e crescita”
Il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha però ribadito che Bruxelles vuole vedere una correzione della traiettoria considerevole e non marginale.
Dal canto suo, Confindustria, più che sui numeri, si concentra sui contenuti.
Così il presidente Boccia:
“si sta progredendo, si sta però continuando a fare un dibattito su quelli che sono i soldi di bilancio, di qualche decimale, per far digerire la manovra all’Europa.
Noi stiamo dicendo che il problema non è di quanto sfori, il problema è di quanto questa manovra ha un impatto sulla crescita del paese. Più occupazione, uno spread che dovrebbe scendere, più investimenti pubblici e privati, questa è la sfida dell’Italia, ma su questo non vediamo ancora elementi sostanziali anzi, vediamo dei potenziamenti. Quando si depotenziano alcuni strumenti come industria 4.0, quando si dimezza credito d’imposta, ricerca, investimenti, quando si mettono in discussione opere pubbliche a partire dai cantieri, non sono segnali che vanno verso la crescita. L’impatto di questa manovra sull’economia reale è ancora debole, a nostro avviso”
Intanto, mentre Salvini dirige magistralmente – ovviamente pro domo sua – il teatro dell’immigrazione, degli immigrati e della sicurezza, esibendosi anche con escavatori vari (magari definendoli ruspe e viceversa; sic) per i quali, dice di aver addirittura fatto dei corsi (a spese sue? Bah! Anche se l’ha fatto, temo proprio che non sarà stato a sue spese, ma tant’è) si apprende che il Governo italiano non firmerà il “Global migration Compact” in attesa che sul tema si pronunci il Parlamento.
Si tratta, nello specifico, dell’accordo voluto dall’Onu nel tentativo di dare una risposta globale al problema della migrazione. Il patto è stato firmato da oltre 190 paesi e sarà adottato al Summit che si terrà a Marrakech, in Marocco, il 10 e l’11 dicembre.
Il premier Conte ha specificato che l’esecutivo ritiene opportuno parlamentarizzare il dibattito e rimettere le scelte definitive all’esito di tale discussione.
Sarà! Di sicuro c’è solo che, certamente, servirà aconservare un’altra scena distraente da additare in caso di necessità e svicolare quando si cercherà di discutere, in concreto, e senza ne ruspe ne shw televisivi a favore di telecamere, sulle vere problematiche e possibili risposte, se non soluzioni, al problema della migrazione.
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