Inchiesta della procura di Trani sulla massiccia vendita di titoli di Stato italiani nel 2011. Indagati i vertici dell’epoca
Trani – Una nuova inchiesta della Procura di Trani scuote il mondo della finanza. Questa volta nel mirino del sostituto procuratore Michele Ruggiero – già titolare dei fascicoli su agenzie di rating, American Express, Euribor e ‘prodotti derivati’ venduti da diversi istituti bancari ai consumatori del circondario – è finita la Deutesche Bank di Francoforte Sul Meno, indagata per manipolazione di mercato. La contestazione (la stessa addebitata alle agenzie S&P e Fitch, i cui analisti e manager sono per questo a processo) sarebbe relativa alla vendita, per un ammontare complessivo di sette miliardi di euro, di titoli di Stato italiani avvenuta nei primi mesi del 2011. Per questo, circa due mesi fa, i finanzieri di Bari avrebbero anche sequestrato, nella sede milanese di Deutesche Bank, atti e mail oltre ad ascoltare alcune persone. Cinque gli indagati, tutti appartenenti all’ex management dell’istituto di credito tedesco, tra cui l’allora presidente.
I
cinque indagati, secondo l’ipotesi del pm, sarebbero responsabili di aver comunicato ai mercati finanziari la sostenibilità del debito sovrano italiano, ma di aver nascosto agli stessi e al Mef l’intenzione dell’istituto di credito di ridurre a breve, in maniera drastica, il possesso di titoli del debito italiano in portafoglio: alla fine del 2010, ammontavano a otto miliardi di euro. La vendita massiccia, entro il primo semestre del 2011, avrebbe alterato il valore dei titoli perché avvenuta in violazione della normativa vigente. La competenza della Procura di Trani nell’inchiesta, come nel caso di altre inchieste similari del recente passato, sarebbe da collegare al fatto che il magistrato avrebbe iscritto per primo nel fascicolo d’inchiesta la notizia di reato commessa da stranieri residenti all’estero.
vivicentro.it-cronaca / (AGI) / Manipolazione di mercato, indagata la Deutsche Bank
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