Il 1 Maggio tante sono state le manifestazioni che hanno trattato il tema del lavoro. ViViCentro è stata presente a quella organizzata dalla Confsal
Napoli, Piazza del Plebiscito. Grandiosa manifestazione del 1 maggio, organizzata dalla Confsal, la più grande confederazione dei lavoratori dell’impiego pubblico e privato, con oltre un milione e mezzo di iscritti, da sempre in prima linea per la tutela dei diritti dei lavoratori.
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l lavoro come valore sociale, come dignità dell’uomo, come diritto: queste le idee di fondo emerse dai vari interventi che hanno galvanizzato i presenti, in migliaia convenuti da tutt’Italia nelle splendido scenario di Piazza del Plebiscito, in questa festa del 1° maggio voluta a Napoli, perché il riscatto per il nostro Paese può e deve partire proprio dal Sud.
Un incontro per dare voce a chi non ce l’ha: i giovani alla ricerca di prima occupazione, i precari che chiedono stabilità lavorativa, gli over 60 che vorrebbero andare in pensione, ma, stanchi e spesso malati, sono costretti a rimanere, per l’innalzamento dell’età pensionistica.
Nella giornata, dedicata alla sicurezza sul lavoro, tanti i temi trattati. Il primo:“I giovani nel futuro occupazionale”. Nota dolente infatti la disoccupazione giovanile, che soprattutto al Sud ha raggiunto livelli inquietanti, come emerge dall’ultimo rapporto Istat, pubblicato lo scorso 27 aprile.
Mentre la disoccupazione tra i giovani (dai 15 ai 24 anni) scende di tre punti a livello nazionale, attestandosi al 34,7%, al Sud tocca in media il 51,4% per i maschi e il 55,6% per le femmine. Tra i 28 paesi europei solo la Grecia ha un livello di occupazione femminile più basso del nostro.
Che dire poi dei cosiddetti need, giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, che nel Sud sono il 34,4% del totale, 10 punti sopra la media europea?
Questi dati sono strettamente correlati a quelli della dispersione scolastica, cioè la quota di giovani che abbandonano precocemente gli studi, che nel 2017 è stato del 14%, quattro punti superiori al tasso percentuale fissato nella Strategia Europea 2020.
Per elevare i livelli occupazionali dei giovani occorrerebbero maggiori investimenti nella formazione, mentre dai dati Istat emerge che la spesa nazionale per l’istruzione lo scorso anno è stata appena il 4% del Pil, collocandoci al terzultimo posto in Europa insieme alla Bulgaria!
Queste ed altre criticità sono emerse nel corso degli interventi dei vari segretari nazionali delle federazioni afferenti alla Confsal, dalla Scuola e dall’Università alla Sicurezza, dalla Sanità al Pubblico impiego, passando dall’Agricoltura ai Trasporti, all’Industria, Commercio e Artigianato. Presente anche la federazione dei pensionati. Molto sentito, oltre al tema della disoccupazione, quello della precarizzazione del lavoro.
Sono infatti oltre 7 milioni gli italiani che vivono in uno stato di disagio economico, soprattutto al Sud, Sicilia in testa, precisamente 4 milioni 742 mila in condizioni di povertà assoluta e 2 milioni e 734 mila in povertà relativa, condizione che interessa non solo i disoccupati.
Tra essi troviamo anche quelli che percepiscono una retribuzione che non consente loro di sostenere le spese di prima necessità, che non “arrivano a fine mese”, soprattutto a causa del lavoro precario, e sono definiti working poor. Per questi e per tutti i lavoratori, richieste a gran voce maggiore giustizia ed equità sociale.
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, intervenuto alla manifestazione sul tema del lavoro, ha affermato che “per costruire un’Italia più coesa con meno diseguaglianze, bisogna cercare di essere uniti nelle diversità, attraverso amore, passione, coraggio e voglia di fare”.
Un doveroso ricordo è andato poi alle vittime sul lavoro, con un minuto di raccoglimento in silenzio dei presenti, richiesto dal Presidente della Direzione Nazionale dello Snals – Confsal Salvatore Margiotta, che tra l’altro ha trattato il tema del diritto alla sicurezza sui posti di lavoro.
Elvira Serafini, Segretaria generale dello Snals, la prima federazione della Confsal, che rappresenta il comparto Scuola, l’Afam, la Ricerca, l’Università, ha incentrato il suo intervento sull’importanza strategica di tale settore, che forma i cittadini del domani, ma scarsamente considerato a livello politico.
Questo fondamentale comparto, potrebbe rappresentare il volano dello sviluppo del nostro Paese, ma ha bisogno di nuovi fondi, di nuovi impulsi e non di tagli. Per questo – continua la Serafini – lo Snals – Confsal prosegue il suo impegno nel dare voce a queste aspettative.
L’impegno della Confsal per cambiamento, crescita e tutela è stato infine fermamente ribadito dal Segretario Nazionale della Confederazione Confsal Angelo Raffaele Margiotta, sottolineando che una reale crescita del Paese non può avvenire senza il contributo fondamentale del Mezzogiorno.
Alla fine, ad allietare i presenti, musica live con Sal Da Vinci e la sua Band, Luché e DJ set, Franco del Prete e Sud express, Andrea Sannino e l’esilarante comicità di Biagio Izzo.
Adelaide Cesarano
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