Raccapricciante caso di maltrattamento animale a San Giovanni-Barra, un 30enne lancia dal balcone il cane, interviene la Polizia.
Maltrattamento contro animali: la mostruosità umana che non ha cura
S
an Giovanni – Barra (Na)- Nella giornata di ieri gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra, sono intervenuti in via Serino Corte, avendo ricevuto una segnalazione di maltrattamento contro gli animali.
Nello specifico, M.B., un 30enne algerino, è stato denunciato per maltrattamento di animali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Infatti quando gli agenti sono giunti sul posto, hanno trovato diverse persone che inveivano all’indirizzo di un uomo affacciato al secondo piano di uno stabile accusandolo di aver dapprima maltrattato il proprio cane per poi scaraventarlo dal balcone.
L’uomo, alla vista degli operatori, ha iniziato a dare in escandescenze e ad inveire contro di essi fino a quando, grazie al supporto di equipaggi del Commissariato Ponticelli e del Reparto Prevenzione Crimine Campania, con non poche difficoltà, è stato bloccato.
E’ stato soccorso anche un cane di piccola taglia dolorante e sanguinante, grazie al Soccorso Veterinario che ha provveduto a prestare le prime cure all’animale trasportandolo, poco dopo, presso il Presidio Ospedaliero Veterinario “Frullone” dell’ASL Napoli1.
Altro caso aberrante è quello denunciato ieri dalla LNDC Animal Protection: la strage di gatti a Sorrento, precisamente a Sant’Agnello: più di venti felini giovani e in ottima salute, sono stati trovati avvelenati.
Appartenenti ad una colonia regolarmente censita, di ben 27 mici sterilizzati e accuditi dalla Signore Fortunata Russo, la quale prontamente aveva riportato alla Polizia della strage.
Alessandra Itro dell’Ufficio Legale di Lndc Animal Protection sta seguendo il caso al fine di riuscire a scoprire chi è responsabile di questi omici.
Sconcertante di come ad oggi, anche in località “civili”, permangano atteggiamenti di tale brutalità a danno di animali.
Si rende quindi ancora più importante il prendere l’iniziativa di denunciare, di condannare chi si rende responsabile di tali atti illeciti.
Contro la brutalità umana non c’è cura, si tratta di contrastarla giorno per giorno con intelligenza, coraggio, maturità, sensibilità, ricorrendo a vie legale e NON abbassandosi al livello di certi mostri.
Stéphanie Esposito Perna / Redazione Campania