Pugni, strattoni e offese continue ai pazienti della struttura sanitaria, anche 3 indagati
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ilano, 22 apr. – Pugni in faccia, strattoni, botte, umiliazioni continue, compreso l’uso di contenitori di feci e urine, tirati addosso o usati come oggetto contundente. E’ solo una parte della lunga serie di maltrattamenti subiti dai pazienti di una struttura sanitaria per persone affette da patologie psichiatriche a Milano. La Polizia di Stato del capoluogo lombardo è intervenuta, ha arrestato in flagranza di reato un operatore socio sanitario e ne ha indagati in stato di libertà altri tre, con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. L’indagine ha preso il via da un esposto presentato verso la fine del 2014 dai responsabili della comunità, struttura convenzionata con la Asl di Milano, che segnalavano episodi di maltrattamenti a carico dei pazienti, alcuni immobilizzati a letto, altri del tutto inoffensivi. La vicenda è stata ricostruita grazie alle testimonianze dei parenti dei degenti e di un operatore che più volte all’inizio del suo turno aveva constatato lesioni sospette. Tutti elementi che hanno portato all’installazione di una serie di telecamere all’interno della struttura grazie alle quali, nei primi mesi del 2015, sono state registrate le violenze.
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