N
on c’è più campo dello scibile umano o disumano in cui qualcuno non si senta urtato da quello che dici, qualunque cosa tu dica. Ogni intento ironico, cioè ogni sguardo laterale, viene vissuto come un attentato e ogni provocazione risuona come un’offesa lavabile solamente con l’insulto. La tentazione dell’autocensura non è mai stata tanto forte, così come l’attacco alla libertà di ironizzare su un fenomeno sociale senza doversi scusare o sentire in colpa. L’unico argomento su cui si può ancora scherzare in santa pace è se stessi. Ma, in un mondo impermeabile all’ironia, se ti dai del cretino c’è il rischio che ti prendano sul serio.
di Massimo Gramellini / corrieredellasera
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