Il Presidente francese, Emmanuel Macron, quando ha chiesto ai propri concittadini di lavorare di piu’ per poter attuare un significativo taglio dell’imposta sul reddito per i lavoratori e la classe media,e’ come se si fosse gettato la zappa sui piedi.
Tutto e’ iniziato con la protesta dei Gilet gialli che avevano chiesto a Macron sia il ripristino della patrimoniale sui capitali, che un abbassamento delle tasse e dei carburanti.
Riguardo alla prima richiesta, Macron aveva risposto picche, mentre per le altre ci sono voluti mesi di attesa, perché potesse prendere una decisione.
Secondo Macron, essendo le risorse del Paese limitate, solo con un lavoro suppletivo dei francesi, sarebbe stato in grado di finanziare il taglio delle tasse.
Dopo 23 sabati di proteste in molte Citta’ della Francia, compresa la Capitale Parigi, in cui si sono avuti scontri violentissimi con la polizia, seguiti da saccheggi, roghi di auto e moto, distruzione di edifici pubblici, il Presidente francese ha mosso i primi timidi passi per tentare di trovare una soluzione al problema.
Macron ha aspettato troppo tempo per “parlare” ai Francesi, forse pensava che quello dei Gilet gialli fosse un fuoco di paglia, che la loro protesta si sarebbe potuta spegnere in poco tempo, purtroppo non e’ andata cosi’, si e’ andati oltre ogni “ottimistica” previsione.
In questi mesi si sono registrati innumerevoli atti di puro vandalismo, migliaia i manifestanti arrestati in quella che si e’ potuta definire una vera e propria ribellione di piazza.
Quando un Popolo vive di stenti, prima o dopo scatta la scintilla, basti ricordare quello che e’ avvenuto durante la rivoluzione francese per capire certi concetti.
I fatti lo hanno dimostrato, gran parte dei cittadini francesi vive in stato di semi poverta’, per milioni di loro bisogna fare i salti mortali per arrivare alla fine del mese.
La Francia dal punto di vista economico, non sta meglio dell’Italia, vive bene solo il ceto alto, la maggior parte delle ricchezze del Paese sono concentrate in poche migliaia di nababbi.
Cosa accadra’ in questi mesi e’ difficile prevedere, per Macron, visti gli eventi, questo sara’ il primo e ultimo mandato, la sua popolarita’ dopo 2 anni di governo, e’ ai minimi storici.
La Francia avrebbe bisogno di un’altra guida, che badi piu’ agli interessi della Nazione che a quelli dell’alta aristocrazia.
Nelle prossime elezioni, i Francesi dovranno essere molto piu’ attenti prima di accordare le loro preferenze ad un illustre sconosciuto.
Sembra che stia per finire il tempo degli occhi foderati di prosciutto, oggi gli elettori hanno le idee piu’ chiare, visto che un voto sbagliato puo’ ricadere sulla propria pelle.
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