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Luciano Somma e Gustavo Martucci: “ecco la nostra Napoli da vivere”

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Luciano Somma e Gustavo Martucci raccontano la Napoli da vivere con il Progetto Napoli, video montato da Ida Varriale. LA VIDEOINTERVISTA.

Luciano Somma e Gustavo Martucci: “ecco la nostra Napoli da vivere”

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a redazione ha intervistato Luciano Somma, autore e poeta, e Gustavo Martucci, musicista, compositore e cantante. Alla ribalta il loro nuovo Progetto Napoli, video montato da Ida Varriale, che propone inframezzi di parole e musica.

La collaborazione tra i due è stretta, soprattutto nel dare volto e voce ai testi di Luciano Somma:

Gustavo è nipote di un mio carissimo amico di infanzia. Ci siamo conosciuti due anni fa, da allora in poi abbiamo scritto moltissime canzoni, soprattutto in napoletano.

Una cosa importante di Luciano Somma, aggiunge Martucci, è che oltre ad essere un maestro, mi fa capire chiaramente cosa musicare poiché i testi scorrono in maniera molto lineare, mi basta aggiungere un po’ di note. I testi sono davvero importanti e di un certo spessore. Sono stato fortunato a conoscerlo.

Abbiamo già incontrato Luciano Somma per la presentazione della sua canzone “Napule Futtetenne”, musicata e cantata da Gustavo Martucci:

La musica è una cosa che appartiene a entrambi. Quando ho visto questo testo, così forte, spontaneamente ho aggiunto la musica credendo nel forte bisogno dei napoletani di convincersi del fatto che si viva in una delle città più importanti d’Europa. Abbiamo bisogno di mettere forza di volontà in ogni cosa, ma siamo fortunati ad essere nati a Napoli. Quella canzone è stato il nostro contributo ad una sorta di difesa della città di Napoli e la abbiamo presentata con piacere al Festival di Napoli New Generations.

È importante che questo appello provenga dalle voci di Luciano Somma e Gustavo Martucci, cosiddetti napoletani DOC. Luciano Somma:

Sono nato nel ventre di Napoli, a pochi passi da Piazza Plebiscito. Ho vissuto coi ragazzi dei cosiddetti bassi, ho frequentato la scuola con loro e ho potuto vivere appieno le problematiche dell’immediato dopoguerra, in cui si sentiva ancora il peso del conflitto. Questo mi ha aiutato a ispirarmi: molti episodi li ho immagazzinati e poi li ho buttati su carta. Così sono nate molte poesie e molte canzoni.

Gustavo Martucci, che è un cantante, usa invece la sua voce.

Da ragazzo ho vissuto la Napoli vera, tra l’altro sono nato a pochi metri da Luciano Somma. Nel DNA abbiamo una veracità che ci fa amare poesia, musica, e ci piace divulgare il bene e il bello della città. Da ragazzino sentivo dei suoni particolari, quelli della città. Devo tanto ai suoni di Napoli e anche per questo riesco a musicare molto facilmente le parole di Luciano anche perché il napoletano è una lingua magica e sicuramente il mio vissuto mi aiuta molto.

Il Progetto Napoli ha un pubblico e un obiettivo specifici:

L’appello è alle televisioni, dichiara Luciano Somma. I social aiutano molto. Se il filmato dovesse giungere alle reti nazionali, sarà raccolto anche da chi Napoli non la conosce bene e potrà farlo attraverso le canzoni e i paesaggi che vengono mostrati. Speriamo che il nostro messaggio venga raccolto.

Gustavo Martucci traduce in emozione le già emozionanti parole di Luciano Somma:

Spero che il nostro progetto piaccia. Ma, principalmente, mi aspetto che anche chi non è napoletano possa percepire la bellezza e la grandezza di Napoli, con i suoi sentimenti. Ecco perché abbiamo pensato al progetto, dando il nostro contributo per omaggiare la città, ma anche il popolo napoletano. Luciano, nella descrizione, ha parlato anche della bellezza della cucina napoletana. Alcuni piatti sono famosi in tutto il mondo. Abbiamo una delle culture più importanti del mediterraneo. I nomi associati alla città sono conosciuti in tutto il mondo. Una delle nostre canzoni parla dei meno fortunati e speriamo possa anche esserci un risveglio delle coscienze di qualcuno: anche poco vale tanto.

Luciano aggiunge che Napoli potrebbe vivere di agricoltura, turismo e pesca. Purtroppo, però, questi settori non sono per niente curati.

A detta di Luciano e Gustavo, di Napoli non c’è più niente da dire, se non che:

Dove c’è il sole c’è l’ombra. Così dichiara Luciano Somma. Ci sono tante cose belle. Vivendo a Napoli, ormai non ci sono cose del sole che io non sappia, né dell’ombra.

Forse è proprio la Napoli da vivere quella che ancora conosce chi non l’ha mai vissuta. Troppo famosa per parlarne ancora: meglio stare a guardare.

Lorenza Sabatino

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